Finalmente, dopo numerosi e reiterati solleciti, siamo stati convocati dall’amministrazione in data 15 ottobre 2020 per un incontro avente all’ordine del giorno una informativa sull’iter di certificazione del FRD 2018 e l’avvio della trattativa sul FRD 2019.
Le notizie non sono state certamente positive. Il FRD 2018 non è ancora stato certificato, è attualmente in fase di verifica da parte di IGOP e Dipartimento della Funzione Pubblica. Nonostante ci abbiano assicurato che la certificazione dovrebbe avvenire a giorni la notizia ha causato fortissimi malumori da parte sindacali, visti gli intollerabili ritardi accumulati fino ad ora a danno dei lavoratori. Abbiamo preteso che vengano sollecitate le amministrazioni competenti ed allertati tutti gli Uffici affinché vengano tempestivamente attivate le procedure di definizione degli accordi decentrati in modo da permettere la corresponsione delle spettanze nel più breve tempo possibile.
È stata poi avviata la discussione sul FRD 2019 durante la quale è emersa l’esigenza di apportare alcune modifiche all’impianto previsto nel 2018, con particolare riguardo alle implicazioni dovute all’introduzione del nuovo sistema di misurazione e valutazione della performance e, di conseguenza, ai riflessi sulla contrattazione nazionale e decentrata.
Abbiamo inoltre insistito affinché già con il FRD 2020 venga ripreso il processo di valorizzazione del personale, interrotto nel 2019, attraverso le progressioni orizzontali. L’amministrazione su questo punto, pur confermando la volontà di valorizzare il personale tramite i processi di progressione economica, ha sollevato dubbi sulla effettiva possibilità di attuazione delle procedure con decorrenza 1 gennaio 2020, a causa di dubbi interpretativi delle amministrazioni di controllo, relativi ad una presunta necessità di programmare le progressioni nell’esercizio precedente, ed alla effettiva possibilità di concludere le procedure entro dicembre.
Su questo punto non abbiamo desistito, perché riteniamo che il personale abbia diritto ad un costante percorso di valorizzazione, ma la strada sembra decisamente in salita.
Nel caso non si verificassero le condizioni per procedere con decorrenza dal 1 gennaio 2020 abbiamo chiesto ed ottenuto la formalizzazione di un impegno da parte della delegazione di parte pubblica a garantire in ogni caso le progressioni a valere sul FRD 2021.
Quanto alle progressioni verticali, annunciate nell’informativa dello scorso 25 agosto e che com’è noto non sono a carico del fondo, è stato confermato che verranno avviate e concluse nel corso del 2021.
E’ stata inoltre chiesta una informativa rispetto agli straordinari, sia quelli “ordinari”, che risulta siano già stati assegnati agli uffici, sia quelli previsti da specifica disposizione di legge per gli uffici territoriali che hanno svolto l’eccezionale lavoro per l’immissione in ruolo dei docenti, che debbono essere ancora accreditate.
Abbiamo inoltre chiesto la riapertura del confronto sul lavoro agile e sua regolamentazione e sulla flessibilità dell’orario di lavoro, anche alla luce delle novità introdotte dal DPCM del 13 ottobre 2020 e della preoccupante escalation di contagi che si sta verificando nelle ultime settimane.
Su tutti i punti l’amministrazione si è dichiarata disponibile al confronto. Su nostra specifica richiesta, per evitare una nuova lunga pausa nelle relazioni sindacali con l’amministrazione, abbiamo chiesto con una certa ruvidezza la definizione di un calendario di incontri nel corso di questo mese in modo da dare concretezza agli impegni presi.
I prossimi incontri sono stati quindi programmati per i giorni 22 e 28 ottobre 2020.
In preparazione degli incontri l’Amministrazione si è impegnata a inviare alle OO.SS. una proposta sull’accordo FRD 2019 nonché i dati sulla costituzione dei Fondi 2019 e 2020.
Roma, 15.10.2020
FP CGIL |
CISL FP |
UIL PA |
Anna Andreoli |
Michele Cavo |
Alessandra Prece |