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FUA 2016

 Giovedì 23.11 u.s. si è svolto l’ennesimo incontro con la delegazione di parte pubblica relativo al contratto  FUA per l’anno 2016.

Come precedentemente scritto, la UIL PA MIUR  ha ribadito la necessità di rivedere i parametri della ripartizione delle risorse tra produttività generale e produttività individuale.

 Ha evidenziando che l’emanazione tardiva del  DM 74/2017 sta, di fatto, ritardando di un anno l’erogazione delle risorse economiche al personale.

 Infatti, in relazione alle norme che regolano il Bilancio Statale,  dopo la eventuale sottoscrizione e successiva certificazione, le somme non saranno erogate se non dopo l’emanazione da parte del MEF del Decreto di variazione di bilancio ovvero di “restituzione” delle somme a tutte le amministrazioni, evento che avverrà non prima dei mesi di  marzo/aprile 2018.

EMENDAMENTO CONCORSO

Nel corso dell’incontro l’Amministrazione ha comunicato che alla Camera verrà presentato un emendamento, che potrebbe consentire di effettuare un concorso di 500 posti al MIUR.

 E’ inutile dire che sarà vitale per il futuro del MIUR  che tale norma venga  approvata:  senza l’apporto di nuovi assunti i dipendenti del  MIUR non saranno più in grado di offrire un servizio pubblico efficiente ed efficace, come già evidenziato da tanti Prefetti e dalla elevatissima utenza amministrata.

La UIL PA MIUR prende atto dell’impegno della parte politica ed auspica un esito positivo.

INCREMENTO FONDI PER LO STRAORDINARIO

Il Direttore Generale ha comunicato che sono stati recuperati altri fondi per retribuire le ore di straordinario del personale.

La scrivente ha accolto positivamente  la comunicazione, sollecitando, tuttavia,  una verifica attenta sull’erogazione delle risorse stesse esattamente come per l’erogazione dei buoni pasto, visto che in alcuni Uffici si evidenziano anomalie nel concentrare le ore di straordinario su poche unità di personale e sull’utilizzo dei buoni pasto per il personale della scuola “utilizzato”.

PASSAGGI DI AREA

 

Con riferimento alla norma emanata da Funzione Pubblica (Decreto Legislativo n. 75 del 25.5.2017), la scrivente ha già chiesto all’Amministrazione che si proceda ad effettuare il corso-concorso per il passaggio dall’area 1^ all’area 2^ e dall’area 2^ all’area 3^.

Si riporta il testo della norma di cui sopra, evidenziando che le procedure selettive sono legate  al fabbisogno delle nuove assunzioni per la percentuale del 20%.

“Per il triennio 2018-2020, le pubbliche amministrazioni, al fine di valorizzare le professionalità interne, possono attivare, nei limiti delle vigenti facoltà assunzionali, procedure selettive per la progressione tra le aree riservate al personale di ruolo, fermo restando il possesso dei titoli di studio richiesti per l'accesso dall'esterno. Il numero di posti per tali procedure selettive riservate non può superare il 20 per cento di quelli previsti nei piani dei fabbisogni come nuove assunzioni consentite per la relativa area o categoria. In ogni caso, l'attivazione di dette procedure selettive riservate determina, in relazione al numero di posti individuati, la corrispondente riduzione della percentuale di riserva di posti destinata al personale interno, utilizzabile da ogni amministrazione ai fini delle progressioni tra le aree di cui all'articolo 52 del decreto legislativo n. 165 del 2001. Tali procedure selettive prevedono prove volte ad accertare la capacità dei candidati di utilizzare e applicare nozioni teoriche per la soluzione di problemi specifici e casi concreti. La valutazione positiva conseguita dal dipendente per almeno tre anni, l'attività svolta e i risultati conseguiti, nonché l'eventuale superamento di precedenti procedure selettive, costituiscono titoli rilevanti ai fini dell'attribuzione dei posti riservati per l'accesso all'area superiore.”

            La scrivente resta in attesa che l’Amministrazione proceda quanto prima ad attuare l’unica possibile e legittima soluzione per riconoscere al personale le reali mansioni svolte, visto che, a causa della grave carenza di organico, lo stesso si trova a svolgere mansioni superiori rispetto allo stipendio che in realtà percepisce.

NUOVE ASSUNZIONI

Ieri, dopo circa un mese dalla richiesta formale, è stato comunicato alla scrivente il numero, i nomi, la provenienza e la destinazione di coloro che, ad ulteriore scorrimento delle graduatorie, hanno accettato di sottoscrivere il contratto di assunzione al MIUR.

Trattasi di 13 unità di personale appartenenti a diverse aree e profili professionali. Gli stessi sono stati assegnati 6 in amministrazione Centrale e gli altri 2 presso l’USR Emilia e Romagna, 4 presso l’USR Toscana e 1 presso  l’USR Friuli e Venezia Giulia.

MOBILITA’

Le istanze di trasferimento da USR a USR e all’interno dell’Amministrazione Centrale,  sono state evase per la maggior parte, ma ai dipendenti rimasti esclusi dal trasferimento la DGRU non da alcuna risposta.

 La scrivente, più volte,  ha chiesto di procedere alle assegnazioni dei neo-assunti nelle sedi in presenza di richieste di  trasferimento,  ciò non è avvenuto tant’è che ci sono dipendenti “bloccati” da oltre 5/6/7 anni nelle sedi di prima nomina.

E’ bene ricordare che la competenza è della DGRUF e che il parere del Direttore Generale non è vincolante.

FONDI STRUTTURALI

Come già scritto una  parte dei Fondi Strutturali dell’Istruzione sono stati destinati ad un progetto con il quale sarà possibile retribuire il personale incarico della gestione dei PON e tutto il restante personale.

La questione è in sospeso, attendiamo ora anche la Ricerca!

La scrivente ha sollecitato più volte, ma senza riscontro alcuno lo stato di avanzamento delle procedure.