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Progressioni economiche interne alle aree 2017

In data 25.10.2017 è stato sottoscritto il contratto relativo alle progressioni economiche per l’anno 2017.

La scrivente esprime soddisfazione per l’avvenuta sottoscrizione, condizionata, tuttavia, da una ridicola, dannosa e discriminante interpretazione della Funzione Pubblica che ha imposto una contrazione dei posti a concorso fino al raggiungimento del 50% del totale dei concorrenti.

 Entrambi gli organi certificatori, ovvero FP e MEF hanno, altresì, condizionato la decorrenza dell’1.1.2017 e relative conseguenze economiche (aumento stipendiale ed arretrati) al 31.12.2017, data nella quale dovranno essere registrate le graduatorie.

 L’eventuale risposta al rilievo da parte della DGRU e la mancata sottoscrizione dell’accordo avrebbe fatto “saltare” per l’anno in corso le progressioni di carriera.

La scrivente con CGIL e CISL ha sottoscritto, quindi, il CCNI con nota a verbale e con la richiesta di un impegno dell’Amministrazione da richiedere alla parte politica del MIUR per riportare l’accordo al numero dei posti a concorso definiti nel dicembre 2016 in base alle risorse economiche disponibili nel Fua 2017.

Fua  2016

Nel corso dell’incontro si è poi discusso della bozza del CCNI relativo al Fua 2016.

I gravi ritardi accumulati a causa della necessità di prorogare l’applicazione de performance già dal 2017, evento evitato grazie al DM 74/2017, non ha finora consentito la definitiva sottoscrizione e, naturalmente, il ritardo condizionerà anche l’effettivo pagamento delle risorse economiche.

Tuttavia, nella discussione sono emersi due possibili modifiche del testo dello scorso anno:

  • la ripartizione al 50% della produttività collettiva e il 50% della produttività individuale;
  • procedure di conciliazione per la valutazione riconosciuta dal dirigente e non gradita al dipendente da presentare con i stanza gerarchica superiore.

L’Amministrazione si è riservata di convocare a breve le OO.SS. per definire e sottoscrivere la bozza del CCNI il giorno 7.11.2017 ore 10,30.

Mobilità

Dopo la chiusura della mobilità “forzosa” nei ruoli del MIUR da parte della Funzione Pubblica la scrivente ha chiesto che vengano quanto prima stabilizzati i comandati che già sono in attività di servizio al MIUR.

In particolare, trattasi dei dipendenti del Ministero della Difesa che, di fatto, sono a “lavorare” negli Uffici MIUR anche da oltre tre anni.

La mobilità in questione è priva di costi per l’Amministrazione, in quanto si tratta di dipendenti Ministeriali con pari indennità di amministrazione, di personale già esperto del lavoro che si svolge negli uffici del Miur e da ultimo con una media di età inferiore certamente al personale Miur.

Questa stabilizzazione e l’ulteriore scorrimento delle graduatorie degli idonei effettuato in data 26.10.2017 dovrebbe consentire di concludere le operazioni di mobilità da USR a USR  dei pochi dipendenti rimasti in attesa.

Auspichiamo che l’Amministrazione voglia procedere in tal senso, avendo presente il numero dei dipendenti in servizio in ciascun USR a datare dal 31.12.2016.

Risorse economiche per lavoro straordinario

L’Amministrazione ha reso noto che sono disponibili le risorse economiche per il lavoro straordinario recuperate da “la Buona Scuola”.

L’informazione è stata diramata agli Uffici dell’Amministrazione Centrale e, altrettanto, sarà fatto per gli USR in modo da definire al più presto la ripartizione e pagare il personale.

 

 

La UIL PA MIUR non intende titolare l’ultima parte di questo Comunicato visto che il titolo sarebbe “LA CHIUSURA DEL MIUR”

Tuttavia, è necessario informare come ancora una volta la politica sia stata sorda a tutte le richieste che questo Sindacato fa da anni per sanare la carenza di organico del Ministero.

Con l’ennesima cancellazione dalla Legge Finanziaria di una proposta per un concorso pubblico a 500 posti al Miur si è posta la parola FINE alle attività.

Evidentemente l’impegno assunto dalla Ministra Fedeli (da un mese è stato richiesto un incontro da CGIL CISl e UIL senza esito) non è stato mantenuto e nessuno, ma proprio nessuno, di coloro che siede nei banchi del Parlamento si è preoccupato di chi offre un servizio pubblico per la Scuola, l’Università e la Ricerca.

Nel contempo, in questa Finanziaria si spendono ancora risorse pubbliche per la Scuola, per l’Università, per la Ricerca, per l’Afam.

Ma chi dovrebbe occuparsi, oltre al lavoro ordinario,  il prossimo anno di:

concorso a posti di Dirigente scolastico, concorso a posti di DSGA, assunzione di collaboratori scolastici e personale ATA, assunzioni nella scuola materna e naturalmente tutto quello che interessa anche l’Università, la Ricerca e l’Afam????

 Il personale del MIUR diminuisce  tanto che  al 31.12.2016 le unità sono 3.778 rispetto alle 5.978 da DPCM di riorganizzazione del MIUR anno 2010,  con numeri sull’ambito regionale per i quali chiunque, tranne la politica,  dubiterebbe di  raggiungere l’obbiettivo istituzionale citiamo i 38 dipendenti del Molise, i 53 dell’Umbria, i 68 delle Marche, i 75 della Liguria e IL CARICO DI LAVORO AUMENTA???

Da non dimenticare, poi,  che se dovesse passare malauguratamente l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni, il prossimo anno chi avrà raggiunto i precedenti requisiti acquisterà con gioia lo status di pensionato.

 

            Certo la Ministra ha inviato una lettera di ringraziamento ai dipendenti del MIUR, ma come si può pensare che tale misura possa consentire di lavorare meglio a chi lo fa di giorno, di pomeriggio, di sera e di notte, a chi lo fa di sabato e di domenica, a chi lo fa senza essere coerentemente retribuito, a chi lo fa in assenza del dirigente e anche del funzionario, a chi lo fa magari tra un trasloco e l’altro (Roma e Milano), a chi lo fa pur collocato in uffici fatiscenti, privi delle più elementari condizioni di vivibilità, a chi lo fa lavorando a tempo pieno pagato da part-time, a chi lo fa lontano da casa sopravvivendo in una camera in affitto e pagando i viaggi verso casa e tanto altro ci sarebbe da dire…….

            In conclusione l’unica cosa certa è che le responsabilità di cosa accadrà da ora in poi sono da attribuirsi solo ed esclusivamente alla POLITICA o meglio alla piccola politica!

 

            Nei prossimi giorni si assumeranno debite iniziative con CGIL e CISL per proclamare lo stato di agitazione del personale del MIUR.