La UILPA MI chiede una informativa circa la mobilità del personale amministrativo che ha presentato domanda a seguito di un cospicuo numero di funzionari, assegnati prevalentemente agli Uffici territoriali. In particolare. Pertanto si invita l’Amministrazione a comunicare i nominativi del personale per il cui trasferimento, sia stato espresso parere negativo da parte dell’Ufficio di appartenenza.
Al riguardo, occorre ricordare che la Scrivente O.S. aveva richiesto l’espletamento di una specifica procedura di mobilità del personale, prima dell’assunzione dei nuovi Funzionari, come previsto dalla normativa attualmente in vigore, peraltro, procedura regolarmente attuata dal nostro Ministero, annualmente, per il personale della Scuola.
La richiesta, che avrebbe consentito di rimodulare adeguatamente i posti da coprire in ogni sede, non ha trovato riscontro positivo. Tuttavia il Capo di Gabinetto, Cons. Luigi Fiorentino, si era impegnato affinché si desse seguito alle domande di trasferimento già presentate, a seguito dell’assunzione dei nuovi funzionari, affermando, in uno degli incontri svoltosi con i rappresentanti sindacali nazionali, che il personale non doveva “sentirsi ostaggio” dell’ufficio di appartenenza.
Risulta che, a seguito dell’assegnazione dei nuovi funzionari agli Uffici, coerentemente la DGRUF abbia espresso parere favorevole al trasferimento del personale che aveva presentato domanda di mobilità, chiedendo, tuttavia, ai Direttori Generali degli Uffici territoriali di rappresentare eventuali motivi ostativi. Altresì, nonostante la fattiva opera di recupero di risorse economiche da parte del Ministero che ha permesso l’assunzione di un numero di funzionari superiore rispetto ai posti previsti dal bando, molti Direttori Generali hanno espresso comunque parere negativo, motivato dalla carenza di personale e dall’impossibilità di sostituire i dipendenti in questione.
La scrivente ritiene che, essendo a conoscenza dell’esistenza di domande di mobilità in uscita, i Direttori Generali avrebbero dovuto tenere in considerazione le domande di mobilità in uscita durante l’assegnazione del personale ai diversi uffici. Stupisce, comunque, che negli Uffici di appartenenza di alcuni dipendenti che hanno presentato domanda di mobilità, siano state effettivamente assegnate più unità di personale, a seguito dell’assunzione dei nuovi funzionari. Addirittura, in Uffici o Unità operative in cui ha operato, per anni, un unico funzionario, ad oggi risulta che ne siano stati assegnati due o più e, nonostante ciò, sia stato comunque espresso un parere negativo.
Ci si chiede, a questo punto, quale sia il valore del “riscatto” necessario a “liberare” i Funzionari e gli assistenti, che aspirano da tempo al trasferimento, dal succitato “ostaggio”? Soprattutto, si ritiene necessario fare una riflessione seria ed approfondita se davvero esistano nella nostra Amministrazione funzionari e assistenti, talmente capaci ed esperti, non ci risulta difficile crederlo, da non poter essere sostituiti con un rapporto superiore di “uno a uno”! Allora, forse, bisognerebbe rivedere i sistemi di retribuzione e assicurare a questo personale “insostituibile” una indennità di posizione adeguata, come peraltro richiesto dalla scrivente più volte e, da ultimo, in occasione degli incontri finalizzati alla sottoscrizione dell’accordo per il FRD 2018 e , soprattutto, per gli assistenti un immediato passaggio di area, poiché svolgono mansioni superiori.
Si sottolinea, inoltre, che tra il personale che aspira ad essere trasferito rientrino anche i dipendenti in assegnazione temporanea per esigenze familiari. In primo luogo ci si chiede come sia possibile che il trasferimento di un funzionario assegnato ad altra articolazione da mesi o, addirittura, da anni, possa compromettere il regolare funzionamento dell’Ufficio di appartenenza. Del resto ci risulta che per dipendenti in comando presso altra Amministrazione siano stati espressi pareri favorevoli, proprio in considerazione del fatto che, oramai da lungo tempo, non operano più presso l’Ufficio di appartenenza iniziale. In questo modo si sta creando un ulteriore motivo di disparità di trattamento a favore di chi, in questi anni, essendo in comando, non ha potuto contribuire al raggiungimento degli obiettivi del nostro Ministero e a discapito di chi, invece, seppur in altra sede territoriale, ha continuato a dare il massimo per la nostra Amministrazione.
Una parte di questo personale, in assenza di trasferimento sarebbe costretto a ritornare nella sede di appartenenza entro pochi mesi. Pur elogiando, come già fatto in passato, l’impegno dell’Amministrazione circa l’applicazione del lavoro agile, non si può non osservare l’inopportunità di costringere dipendenti dell’Amministrazione ad affrontare viaggi per raggiungere la sede di lavoro, in un periodo di emergenza, i cui sviluppi sono ancora tutti da verificare, specialmente alla luce dei rischi che i virologi paventano per la prossima stagione autunnale.
Per questo motivo, in attesa di capire quali saranno gli sviluppi dell’attuale stato di emergenza, si auspica che l’Amministrazione proroghi le assegnazioni in scadenza nel 2020, al fine di consentire al personale in questione di lavorare con maggiore serenità e agli Uffici a cui sono assegnati di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Pertanto si sollecita l’Amministrazione a comunicare i dati richiesti e ad effettuare una valutazione specifica, dando seguito ai trasferimenti di tutto il personale nei cui Uffici di appartenenza risultino assegnate unità di personale di recente assunzione, evitando che i dipendenti siano messi nelle condizioni di ricorrere a strumenti di tutela giurisdizionale.
In attesa di cortese urgente riscontro, si inviano cordiali saluti.
Roma, 8.6.2020
Il Coordinatore Nazionale UILPA MIUR Alessandra Prece