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In considerazione della perdurante situazione di emergenza conseguente alla diffusione
della epidemia COVID-19 e dei numerosi provvedimenti che hanno interessato le modalità di
lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, da ultimo con il DL 18 del 17 marzo 2020,
siamo con la presente a richiedere di attivare con urgenza un confronto, tramite lo strumento
della videoconferenza, allo scopo di chiarire in maniera incontrovertibile le applicazioni su
tutto il territorio nazionale di quanto previsto dall’art. 87 del citato decreto.
Riteniamo di tutta evidenza, infatti, che la circostanza richiamata al comma 1 di detto
articolo sulla ordinarietà della modalità di lavoro in smart working per i dipendenti della PA e il fatto
che si prescinda, per il periodo dell’emergenza, dagli accordi individuali e dagli obblighi informativi
previsti dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81 necessitino di una univoca
interpretazione a tutela di tutti i lavoratori coinvolti e della stessa Amministrazione nonché
di una modifica, quantomeno temporanea, di quanto previsto in particolare agli articoli da 6
ad 11 del decreto Dipartimentale 15 del 12 marzo 2018.
Riteniamo inoltre necessario definire, anche in questo caso in maniera omogenea, le
modalità di utilizzo degli ulteriori istituti previsti al comma 3 del medesimo articolo 87 DL
18/2020.
Auspichiamo con l’occasione di ricevere una informativa aggiornata e definitiva rispetto alle
procedure per l’individuazione dei dirigenti regionali nelle sedi ancora scoperte, circostanza che in
questo periodo ha reso oltremodo complicata la gestione dell’emergenza, nonché sull’avvio delle
procedure per la trasformazione dei contratti part-time in contratti a tempo pieno per i lavoratori
interessati.
Si resta in attesa di urgentissimo riscontro.
FP CGIL             CISL FP                 UILPA
Anna Andreoli    Michele Cavo         Alessandra Prece