logo banner top

OGGETTO: Osservazioni e richieste ordinanza sulla mobilità scolastica
Alle 23,30 circa della notte del 23 marzo, abbiamo constatato che la zelante Ministra
Azzolina ha pubblicato sul portale del Ministero dell’istruzione una ordinanza da lei sottoscritta
sulla mobilità del personale scolastico: docente, educativo ed ausiliario, tecnico ed amministrativo
(ATA), per l'anno scolastico 2020/2021.
Le domande dovrebbero essere presentate in scaglioni dal 28 marzo al 28 maggio 2020.
Entro il 22 giugno dovrebbero essere chiusi gli adempimenti e la pubblicazione dei
movimenti dovrebbe avvenire il 10 luglio.
Usiamo il condizionale perché chiediamo alla Ministra Azzolina dove sia il buonsenso e la
coerenza! Ci sorge il dubbio che non abbia partecipato ai lavori dell’emanazione del recente DL
n.18 pubblicato in GU il recente 17 marzo e varato dal Governo di cui fa parte!
La UILP MI chiede alla produttiva Ministra di rivolgere le sue attenzioni al Ministero a lei
assegnato ed approfondire l’organigramma di fatto e di diritto che attualmente è carente di circa il
60% e in alcune strutture territoriali è anche maggiore!
Tutto il sistema scuola è amministrato dal personale del ministero dell’istruzione, con il
supporto del personale scolastico utilizzato presso gli uffici territoriali, che per incompatibilità non
potrebbe gestire alcune procedure!

Ora basta!!!
E’ tempo di considerare ed esaminare attentamente tutti gli oneri che gravano su un organico
di diritto inferiore di circa il 60% rispetto all’organico di fatto.
È tempo di pensare che il lavoro svolto dal personale dell’Istruzione vada considerato e
valorizzato sia dal punto di vista economico ma soprattutto da quello politico.
E’ tempo di valutare tutti gli adempimenti che devono essere svolti prima di sottoscrivere e
pubblicare “Ordinanze” senza un attento confronto in un momento delicato come quello in cui è
stato gettato il nostro sistema nazionale.
E’ tempo che la Ministra venga a conoscenza che non tutti gli uffici territoriali sono stati
sanificati e che nella stragrande maggioranza non sono stati forniti i dispositivi sanitari, sanciti dal
Governo di cui fa parte, per la tutela della salute nazionale.
E’ tempo che si prenda atto con chiarezza dalla “dichiarazione dello stato di emergenza in
conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali
trasmissibili” pubblicata in GU il 1.2.2020 con la stessa modalità con cui è stata pubblicata,
nottetempo, l’ordinanza di mobilità in questione, con cui è stato dichiarato “per 6 mesi” dalla data
di pubblicazione del provvedimento lo stato di “emergenza” nazionale, successivamente ed
ampliamente normato, quindi tutte le iniziative dovrebbero essere pensate ed attuate in coerenza
con la contingente e gravosa situazione.
Qualora non fosse ritirato o sospeso, questo provvedimento avrebbe delle ricadute
sull’andamento del contenimento del letale virus, costringendo molti dipendenti dei ruoli del
ministero e i docenti della scuola, impegnati nei tanti uffici territoriali, ad assicurare il lavoro in
presenza, poiché le attività a cui saranno chiamati possono essere svolte solo dalle sedi istituzionali
e non da remoto.
In funzione dell’età media del personale degli Uffici territoriali, piuttosto alta,
l’amministrazione dovrebbe almeno preoccuparsi di non perdere il know-how con tali procedure
azzardate, come già sta succedendo per i tanti pensionamenti, essendo evidente che non si interessa
delle vite umane.
La lavorazione delle domande di mobilità richiede la stampa almeno dei moduli di domanda,
il risparmio di carta, infatti, si attua nell’evitare la produzione di innumerevoli documenti allegati
visualizzabili sul terminale. La stampa delle domande è indispensabile per vari motivi: innanzitutto
non è possibile visualizzare contemporaneamente almeno due file su monitor di 15 pollici; è
indispensabile scrivere la valutazione sulla stessa domanda posto che ogni rettifica del punteggio
debba essere motivata con apposita annotazione scritta per lasciare una traccia del lavoro svolto (dei
controlli effettuati, le incongruenze riscontrate nell’esame della documentazione allegata, ecc..).
Solo in questo modo è possibile ricostruire la posizione di carriera del docente che reclama
telefonicamente domandando spiegazioni dei punti decurtati. Inoltre la scrittura della valutazione
consente all’Ufficio di fornire spiegazioni ai docenti che reclamano anche in caso di assenza del
dipendente che ha valutato la domanda. A tal fine si richiede la revisione dei moduli di
domanda che devono essere in formato pdf editabile con appositi spazi per le annotazioni in calce
ad ogni tipologia di punteggio richiedibile dall’interessato.
La valutazione richiede la consultazione degli archivi cartacei (consultazioni elenchi
concorsi, domande anni precedenti ecc..).
Ad esempio la domanda di un docente che in anni precedenti abbia perso il diritto a rientrare
nella scuola di ex titolarità ma continua sistematicamente a chiedere la relativa precedenza, rende
necessario ricostruire le variazioni di titolarità intervenute nel tempo e in assenza di un
database, obbliga alla consultazione della documentazione cartacea pregressa.
Altra criticità la potrebbe essere causata dalla eventuale insorgenza di un numero elevato di
reclami.
Le suddette problematiche impediscono l’espletamento delle procedure di mobilità mediante
l’esclusivo ricorso al lavoro agile, attualmente autorizzato per effetto della pandemia, poiché è
palesemente richiesta la presenza fisica negli Uffici, con il ricevimento del pubblico, a discapito di
tutte le norme per contenere il contatto sociale veicolo di diffusione del virus.
E’ necessario che questa amministrazione prenda atto che, per i tagli economici subiti e per
il mancato investimento del personale qualificato, non c’è una struttura informatica capace di
informatizzare, tempestivamente ed efficacemente, tutte le attività ancora legate alla “carta”, anche
la UILPA ha sempre posto l’attenzione su questo argomento in sede di tutte le contrattazioni
avvenute negli ultimi anni.
Inoltre la normativa recentemente emanata a riguardo prevede che vengano individuate le
attività indifferibili, da parte dei dirigenti, quindi, la procedura della mobilità, diventerebbe attività
indifferibile, ma causerebbe un notevole spostamento di personale con l’aumento di rischio di
contagio, in conflitto con le disposizioni restrittive governative.
Quindi, si renderebbe necessario e tempestivo da parte del Ministero dell’Istruzione la
fornitura di tutti i dispositivi di protezione individuale e la sanificazione di TUTTI gli uffici
territoriali.
Si sollecita, quindi la sospensione, dell’ordinanza fino alla conclusione di un accordo tra
l’amministrazione le OO.SS. del comparto scuola e funzioni centrali, compatibilmente e in coerenza
con la normativa recentemente emanata
Roma, 24 Marzo 2020
Il Coordinatore Nazionale UIL PA MIUR
Alessandra Prece
(Firma autografa sostituita a mezzo
stampa ai sensi dell’art.3, comma 2
del decreto legislativo n. 39/93)