La UILPA MIUR Regionale denuncia la grave situazione che caratterizza l’Ufficio
Scolastico Regionale per il Lazio, prendendo spunto dallo Slogan adottato solo pochi giorni fa dal
neo Ministro Fioramonti.
Negli ultimi anni, solo l’impegno e l’abnegazione del personale del MINISTERO
dell’ISTRUZIONE dell’ UNIVERSITÁ e della RICERCA ha permesso di far sopravvivere il
sistema di Istruzione nel Lazio, merito mai riconosciuto dalle Istituzioni, nemmeno in occasione
dell’apertura dell’anno scolastico.
A causa dei numerosissimi pensionamenti e del mancato turn over, l’organico si è ridotto, di
circa il 50%. Presso la Direzione Generale, di fatto, non esiste più un Ufficio Relazioni con il
Pubblico, non esiste più un centralino che possa filtrare le chiamate degli utenti. In alcune sedi
manca il personale per gestire i servizi di portineria, non c’è personale di ruolo sufficiente per
espletare tutte le funzioni. L’USR può contare su due soli Dirigenti titolari. Gli altri Uffici sono
assegnati a Dirigenti con contratto a Tempo Determinato o in reggenza ed alcuni hanno in
assegnazione un unico funzionario. La conseguenza è che il personale, anche di area II, si trova
spesso a dover “operare autonomamente” assumendosi responsabilità e svolgendo mansioni che
vanno ben oltre le proprie competenze.
La UILPA MIUR Nazionale sta sollecitando l ’Amministrazione affinché condivida le fasi
della ben nota procedura di Riorganizzazione del Ministero, il cui mancato completamento impatta
sui lavoratori dell’USR Lazio con effetti devastanti. Ad oggi, il posto di Direttore Generale dell’
Ufficio Scolastico Regionale è vacante da oltre due mesi. Ciò ha comportato un evidente
rallentamento di alcune fondamentali attività ed addirittura la totale paralisi di alcuni settori. Gli
Uffici stanno accumulando un ritardo nello svolgimento delle attività istituzionali che rischia di
avere ricadute gravi sul sistema dell’Istruzione nel Lazio. Tra pochi giorni, scadranno le reggenze
dell’Ufficio I che si occupa di tutta la gestione finanziaria e del personale, dell’Ufficio IV, che ha
competenza su organici e concorsi del personale scuola e dell’Ambito Territoriale di Viterbo. A
meno di quindici giorni da tale data, non è ben chiaro quale sarà il destino di questi tre Uffici.
Analoga situazione per l’ambito di Rieti, il cui Dirigente è prossimo al pensionamento.
E’ importante sottolineare che, in questi anni, mentre il personale diminuiva, le competenze
degli Uffici Scolastici, e dell’USR Lazio in particolare, crescevano. Basti pensare, a titolo
esemplificativo e non esaustivo, che, dal 2016, l’Ufficio in questione è stato investito delle
procedure relative a Concorso docenti 2016, Concorso docenti 2018, Concorso Infanzia e Primaria
2018, Concorso Dirigenti Scolastici, Concorso DSGA, Concorso Funzionari Amministrativi. I
Concorsi si compongono di decine e decine di procedure ed è stato chiesto al Lazio di occuparsi
anche di graduatorie per altre regioni. Ogni procedura genera una mole impressionante di lavoro
che va dall’organizzazione logistica, alla nomina e gestione delle Commissioni, dal pagamento dei
compensi ai commissari alla redazione e rettifica delle graduatorie, dalla gestione del contenzioso
alle procedure di immissione in ruolo. Il tutto concentrato su pochissime unità di personale,
distribuite tra Ambiti Territoriali e Direzione Generale e, per i quali, le procedure concorsuali
rappresentano un lavoro straordinario che va ad affiancarsi alle numerose competenze ordinarie.
Abbiamo voluto fare un esempio, ma potremmo esaminare ogni settore
dell’Amministrazione, dall’area finanziaria, alle ricostruzioni di carriera, alle pensioni, dagli
organici e gestione delle graduatorie al supporto amministrativo delle scuole, dalla gestione del
personale interno, ai progetti, al contenzioso ordinario etc. Otterremmo, tristemente, lo stesso
risultato: tante competenze e una dotazione di personale ridotto al lumicino che lavora
esclusivamente sulle emergenze.
Inoltre, la maggioranza del personale si trova ad operare in condizioni di sicurezza precarie,
più volte denunciate dalla UILPA MIUR, non ci sono uffici confortevoli e, talvolta, neanche servizi
igienici degni di un posto di lavoro nell’anno 2019. Non si riesce ad affrontare i problemi strutturali
degli Uffici, perché la competenza sarebbe delle Province, enti immersi, ormai da anni, nelle nebbie
di una riforma mai completamente attuata e con i quali risulta impossibile istruire qualsiasi forma di
collaborazione o contraddittorio.
La carenza di personale non consente di accedere a procedure di mobilità, con la
conseguenza che alcuni dipendenti si ritrovano ad essere ostaggio del proprio ufficio e, da anni,
cercano di cambiare sede o incarico, cosa che, peraltro, sarebbe anche obbligatoria, in virtù delle
normativa anti-corruzione, per coloro che lavorano in settori a rischio. Il tutto con gravi
conseguenze sul benessere organizzativo e sulla qualità di vita del personale.
Ogni anno il personale viene retribuito per circa il 40% delle ore di straordinario,
regolarmente autorizzato e prestato: il personale diminuisce, le competenze aumentano ma i fondi
per pagare lo straordinario sono sempre più esigui. Ad oggi, il personale dell’U.S.R. per il Lazio
non ha ancora percepito la retribuzione di risultato dell’anno 2017 e i colleghi di Frosinone
attendono addirittura la corresponsione del Fua 2016. Al personale si chiede, ogni giorno,
responsabilità e rispetto delle scadenze anche quando il loro orario di lavoro è finito, anche quando
il CCNL li obbligherebbe a godere delle loro ferie… ma quando si tratta di completare procedure a
vantaggio del personale, il rispetto delle norme e delle tempistiche imposte dalla legge sul
procedimento amministrativo o dal CCNL, improvvisamente, perde ogni importanza.
Nel frattempo, il personale è chiamato ogni giorno a difendersi da accuse e minacce degli
utenti, dalle diffide degli avvocati, dalle denunce gratuite. Cogliamo con apprezzamento l’iniziativa
dei sindacati della Scuola volta a denunciare le gravi condizioni in cui si trova ad operare il nostro
personale. Ci auguriamo che tale presa di posizione non resti un caso isolato e che i colleghi del
sindacato scuola siano al nostro fianco nel tentativo di far comprendere agli utenti che, dietro i
disservizi, non ci siano assenteisti o fannulloni, ma solo una dotazione di personale che, per ridotto
numero, non può più, nonostante ogni ragionevole sforzo, dare risposte adeguate.
Una grande donna che ha guidato per anni il nostro Coordinamento, circa tre anni fa,
profetizzava la chiusura degli Uffici Scolastici Regionali per mancanza di personale. Chi era al suo
fianco in quegli anni ricorderà i sorrisi degli interlocutori istituzionali. E ’triste constatare quanto
avesse ragione.
In attesa di un segnale chiaro e propositivo da parte dell’Amministrazione Centrale, unica
interlocutrice attuale, chiederemo al personale di dare il massimo contributo alle prossime iniziative
di mobilitazione ricordando che in ballo non c’è la semplice estinzione dei nostri Uffici, bensì la
possibilità di garantire, per il futuro, il godimento del Diritto, Costituzionalmente garantito, di
accesso all’ ISTRUZIONE nella nostra Regione.
Roma, 09.10.2019
Per Il Coordinamento Regionale
UILPA- MIUR Lazio
Antonio Izzo