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Egregio Signor Ministro,

l’organizzazione sindacale che rappresento si astiene dai ringraziamenti per l’incontro di oggi che ritiene giungere molto in ritardo rispetto alle richieste fatte e il giorno successivo alla Cerimonia inaugurale dell’inizio dell’anno scolastico nella quale nel suo intervento Lei volutamente o per errore ha dimenticato di ringraziare il personale del Ministero che ha operato in questi mesi perché l’avvio dell’anno scolastico fosse realizzato.

E’ stato, invece, molto gratificante prendere atto che il Presidente della Repubblica ha ringraziato il Ministero e l’Amministrazione Pubblica in generale.

Si perché di Amministrazione Pubblica parliamo ovvero di coloro che bistrattati da più parti, opinione pubblica e politica, sono lì ad operare nei mesi estivi con ferie revocate, orari impossibili, mezzi obsoleti ed uffici fuori regola in tutto e per tutto per consentire a lei e ad ogni Ministro che l’ha preceduta di offrire un servizio pubblico all’utenza del MIUR: l’apertura dell’anno scolastico.

I suoi dipendenti sono Amministrazione Pubblica – Comparto Ministeri – e lavorano nonostante tutto e il nonostante tutto è:

blocco delle retribuzioni dal 2010

carenza di organico

fondo unico di Amministrazione con una quota media pro-capite di appena 1116, 41 euro lordo dipendente per un intero anno

disparità di trattamento stipendiale tra dipendenti dell’ex Ministero Pubblica Istruzione e ex Ministero Università e Ricerca

Oggi la UIL PA MIUR chiede che lei Sig. Ministro dia una speranza ai 4.500 dipendenti circa che lavorano per la sua utenza.

Abbiamo recentemente assistito alle sue battaglie in favore della Scuola, abbiamo letto il decreto Legge 104 del 12 settembre u.s. tutto per la Scuola, abbiamo visto le risorse economiche stanziate per la Scuola.

 

Nulla da dire visto che noi siamo per la difesa dei servizi pubblici e per il mantenimento di una Scuola Pubblica di qualità, ma dov’è l’Amministrazione? Dove sono i suoi dipendenti?

Vede Sig. Ministro tutto quello che si legge in quella norma e che riguarda il Ministero è un ulteriore carico di lavoro per gli Uffici e una nuova e reiterata occupazione dei nostri posti di lavoro, occupazione operata attraverso la mobilità volontaria di personale della scuola inidoneo, circa 3000 mila unità, che elimineranno in blocco la possibilità di qualsiasi progressione di carriera per i dipendenti del MIUR e che, in caso di ulteriori tagli all’organico con una nuova “manovrina” determineranno il soprannumero dei dipendenti e nel caso chi andrà in mobilità i ministeriali o i docenti della Scuola?

Continuando sull’argomento Sig Ministro la UIL PA MIUR che rappresento ha da sempre criticato gli sprechi che si verificano nel MIUR e tra questi ci sono le note utilizzazioni di personale della Scuola negli Uffici territoriali e USR, personale sottratto alle istituzioni scolastiche e messo a lavorare al MIUR.

Oggi si evita quando si può di fare sostituzioni a scuola, ma tant’è negli anni il MIUR per un posto solo ha pagato due unità di personale.

Inoltre i nostri Uffici servono anche alla “sosta” di perdenti posto della scuola, di figure come i Direttori dei Servizi  Generali e Amministrativi sono pieni gli Uffici, quindi sono obbligata a nome di coloro che lo chiedono al Sindacato di chiederle: ma il MIUR sta diventando un satellite del mondo della Scuola, ovvero raccogliamo quello che la Scuola espelle per le più disparate ragioni?

A lei sembra normale che nei nostri Uffici sosti di tutto e di più senza dimenticare ovviamente quello che si trova nel Dipartimento dell’Università e Ricerca, tra contratti con Agenzie, personale delle Università, personale e servizi esternalizzati, ecc. quali garanzie di una organizzazione di lavoro può esserci dove non c’è una regola, dove i dipendenti sono retribuiti diversamente, dove ognuno ha un capo di riferimento, dove ci sono provenienze diverse, insomma dove le regole sono completamente saltate?

I suoi dipendenti, quelli assunti attraverso una selezione pubblica, quelli che percepiscono un stipendio definito contrattualmente, quelli che mantengono inalterata la loro professionalità nonostante tutto, Le chiedono una risposta: questo Ministero deve conservare la propria funzione o possiamo appaltarlo all’esterno?

Detto questo la UIL PA MIUR attende fatti, interventi e norme che restituiscano al MIUR e ai suoi dipendenti la sua dignità di Amministrazione Pubblica e certamente sarebbe un bel segnale da parte sua operare come qualche anno fa fece un Ministro, donna peraltro, trasferendo una piccola parte di risorse economiche da alcuni capitoli di Bilancio del MIUR al Fondo Unico di Amministrazione dei dipendenti, a dimostrazione che la politica non limita i suoi interventi ad un unico settore, ma premia anche coloro che quel settore lo fanno funzionare.

Infine, trovo doveroso riferire che abbiamo colto con speranza la nomina della D.ssa Bono a Capo Dipartimento  perché è donna, è giovane e soprattutto è interna all’Amministrazione.

Alla D.ssa Bono con la quale abbiamo già avviato un percorso di tavoli contrattuali e alla quale rinnoviamo i nostri auguri perché dovrà fare quello che non è stato fatto, quello che è stato fatto solo a metà e quello che è stato fatto male.

Grazie