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Coordinamenti Nazionali Ministero Istruzione Università e Ricerca

OSSERVAZIONI SULLO SCHEMA DEL DECRETO DI  ORGANIZZAZIONE DEL MIUR

 

A seguito degli incontri del 31 ottobre e del 12 novembre c.a. e in attesa della nuova versione dello schema di organizzazione del MIUR,  FP CGIL e UIL PA producono, come concordato, le osservazioni alla versione discussa il 12 novembre.Preliminarmente evidenziano l'assenza della parte politica al confronto in un momento così cruciale e delicato di riorganizzazione del MIUR che potrebbe comportare, per effetto dei tagli effettuati, la riduzione dei servizi forniti all'utenza e mettere a rischio gli Uffici territoriali.Per questo motivo rinnoviamo la richiesta di un incontro urgente con il Ministro che, ad avviso delle scriventi, ha il dovere istituzionale di esporre il disegno politico che intende portare avanti rispetto all'istruzione pubblica di questo Paese.L'Amministrazione dell'Istruzione (Scuola, Università e Ricerca) e le strutture amministrative di riferimento (Amministrazione centrale e  Uffici scolastici territoriali) non devono arretrare dal territorio, non possono continuare a subire le continue  riduzioni di organico e di risorse che oltre a rendere sempre più difficile l'espletamento del diritto costituzionalmente tutelato alla pari opportunità per una istruzione laica e di qualità per tutti, mettono a rischio l'espletamento delle attività istituzionali previste per l'apertura del prossimo anno scolastico e  riducono, attraverso il progressivo abbandono del territorio, consulenza, assistenza e supporto alle istituzioni scolastiche e, quindi, ai suoi utenti finali (studenti, famiglie, istituzioni).

 FP CGIL e UIL PA ritengono insostenibile l'ennesimo taglio degli organici effettuato (dal 2008 siamo a circa il 50%) ed evidenziano lo squilibrio esistente nella distribuzione dei posti dirigenziali a favore del centro rispetto alla periferia.E' altrettanto negativo l'aver tagliato il 24% degli organici della dirigenza di seconda fascia, quando la norma consentiva di effettuare un taglio del 20% e del 15% dei costi del personale delle aree a fronte del 10% previsto.Rileviamo, inoltre, come peraltro già fatto in occasione delle precedenti riorganizzazioni, che a nostro parere non sono ancora scontati il livello di attuazione dell'autonomia scolastica amministrativa e i tempi di attuazione del titolo V della Costituzione (art. 117), mentre le modalità di accorpamento di parte delle province decorrerà dal 2014 e ancora non appaiono chiare le modalità di organizzazione degli Uffici Pubblici sul territorio.

 

AMMINISTRAZIONE PERIFERICA

 

FP CGIL e UIL PA ritengono fondamentale giungere ad assetti definitivi, risolvendo e non rinviando ulteriormente i problemi e i dubbi esistenti da anni sull'organizzazione del Ministero che si ripercuotono negativamente sul personale, ma ritengono altresì fondamentale mantenere la presenza dello Stato sul territorio per garantire il diritto di cittadinanza all'Istruzione pubblica, conservando almeno i livelli minimi di servizio relativamente ai risultati da raggiungere.In tale ottica si richiede di reinserire al comma 3 dell'articolo 8, laddove si parla di organizzazione degli uffici dirigenziali di livello non generale,  oltre che per funzioni, anche per ambiti territoriali, ricordando che, già dal precedente provvedimento di organizzazione del MIUR, gli UST avevano ambito territoriale e non provinciale.Si chiede, altresì, di reintrodurre nel testo le attività di assistenza e supporto alle istituzioni scolastiche, che tanto hanno impegnato e continuano ad impegnare il personale dei nostri uffici sul territorio.  Inoltre, nel rispetto degli accordi sindacali e della elezione delle RSU avvenuta nel marzo c.a. si rileva l'assenza tra le materie conferite agli Uffici delle relazioni sindacali con le RSU e le Organizzazioni Sindacali territoriali che si chiede di inserire nel testo.Tali richieste sarebbero certamente garantite ripristinando integralmente il testo dell'attuale DPR in vigore, con l'unica variazione organizzativa relativa alla istituzione dei cinque Uffici Interregionali,  così come definito nell'ultimo incontro. 

Si chiede, altresì, di riconsiderare i numeri degli uffici assegnati a livello regionale ed interregionale al fine di operare, almeno, una omogeneizzazione dei tagli sul territorio. Tale richiesta deriva dalla necessità di evitare la contrazione degli attuali UST sul territorio.

  

AMMINISTRAZIONE CENTRALE

Ribadiamo, nelle logiche di revisione della spesa, ma anche per una organizzazione più snella ed efficace della struttura che la scelta del Segretariato Generale al posto dei tre Dipartimenti, sarebbe

stata sicuramente più opportuna.

 

DIPARTIMENTI   

Risulta ridondante il numero degli uffici di staff dei Capi Dipartimento e si propone di ridurlo.

 

DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE

Riteniamo necessario che in questo Dipartimento venga inserita la attività di coordinamento di tutti gli incarichi di revisore dei conti (Istruzione/Università/Ricerca/Afam ) in modo da rendere trasparenti e immediatamente  verificabili i criteri adottati in base alla vigente normativa. 

 DIPARTIMENTO PER L'UNIVERSITA', L'ALTA FORMAZIONE ARTISTICA, MUSICALE E COREUTICA E PER LA RICERCA.

Sulla competenza relativa alla diffusione della normativa comunitaria in materia di ricerca è poco chiaro come il Dipartimento medesimo possa svolgere assistenza alle università ecc, non essendo la stessa attività gestionale attribuita alla Direzione della Ricerca.

Direzione Generale per l'innovazione digitale e la gestione dei fondi strutturali europei  

Preliminarmente si osserva che la Direzione sembra perdere la natura della sua originaria istituzione  (servizi informatici) con l'acquisizione di competenze ben lontane da quelle tecniche a partire dalla gestione e programmazione degli interventi di edilizia scolastica e sicurezza delle scuole (proprie della Direzione del Personale scolastico)  a finire ai  ben 5 punti ( da "o" a "s") dedicati alle competenze dell'attuale direzione degli affari internazionali.

Ciò è preoccupante soprattutto in vista dell'avvio dei nuovi contratti di sviluppo e gestione del Sistema Informativo, che, per la prima volta vedranno operare due gestori diversi.  

Tra le attività individuate non compaiono quelle relative all'analisi del fabbisogni del sistema informativo del settore università, ricerca ed alta formazione artistica, musicale e coreutica che invece ritroviamo  inserite nel punto "u" dell'art. 6 punto 4 (Direzione Generale Università).

Va anche segnalato che col nuovo schema si concentrano in questa Direzione e per materie diverse,   la maggior parte delle risorse economiche assegnate al Ministero.

 Direzione Generale per l'istruzione tecnica e professionale 

Non sembrano ben delineati alcuni ambiti, in particolare: i poli tecnico-professionali e i rapporti con le Regioni.

Nel primo caso dalla descrizione delle competenze al punto e) tali poli sembrano ancorati alla sola area dell'Istruzione e formazione tecnica superiore mentre in realtà  (cfr  art. 52, comma , lettera b) della L. 35/2012 nel riferimento all'art. 13 comma 2  della L. 40/2007, nonché le conseguenti linee guida in fase di adozione), essi dovrebbero avere una valenza che abbracci tutto il sistema dell'istruzione tecnica e dell'istruzione professionale e conseguentemente una visibilità  e un ambito di descrizione autonomo.

Per la seconda questione, quella relativa ai rapporti con le Regioni, anche qui la descrizione di tale competenza  sembra essere molto riduttiva risultando  limitata al solo sistema dell'istruzione e formazione professionale.  In realtà  il rapporto con le Regioni investe tutto l'assetto degli ordinamenti dell'istruzione tecnica e dell'istruzione professionale.

Inoltre, avendo l'Amministrazione deciso di non effettuare l'accorpamento con la Direzione generale degli ordinamenti scolastici, per omogeneità si suggerisce al punto 7 lettera "c" la dizione: "ordinamenti, curricola e percorsi scolastici...........".

Infine non sembra opportuno specificare al punto "f" in modo esclusivo le abilitazioni alle professioni. 

Direzione Generale per il personale scolastico

Esiste la necessità di porre attenzione all'applicazione degli istituti contrattuali connessi alle questioni retributivo-stipendiali e alla ricostruzione delle carriere del personale della scuola, questioni che vengono affrontate in maniera difforme e talora contrastanti nei diversi uffici territoriali del MIUR. Ciò anche al fine di costruire un necessario permanente raccordo col sistema informativo del Ministero, degli uffici territoriali e delle scuole, che operano spesso in modo del tutto scollegato fra loro. Sarebbe pertanto opportuno prevedere l'attività nel provvedimento, magari in uno degli uffici di staff del Dipartimento.

 Direzione Generale per l'università, lo studente e il diritto allo studio universitario

Si prevede, lettera "u", la progettazione e gestione di banche dati del sistema universitario e anagrafe degli studenti, che sembrerebbe tornare a una separazione del Sistema Informativo autonomo rispetto a quello dell'ex MPI.

Non è chiaro in base a quale normativa viene indicata l'attribuzione dei decreti di nomina dei rettori universitari che sembrerebbe non più prevista dalla 240/2010.

Si ritiene utile prevedere anche per questa Direzione quanto indicato alla lettera "r"  (con esclusione della attività di formazione) dell'articolo 7 – Direzione Generale della Politica Finanziaria e per il bilancio in materia di revisori contabili.

 Direzione Generale per lo studente, l'integrazione, la partecipazione e la comunicazione.

Riteniamo incongruente l'aver allocato la comunicazione e la gestione dei siti Web in tale Direzione.

Sarebbe più funzionale la collocazione della Comunicazione (URP) alla DGRU e la gestione Siti Web alla DG per l'Innovazione Digitale.

 

Direzione Generale per le risorse umane del Ministero, acquisti e affari generali.

Si ritiene opportuno, anche in base a quanto verificatosi in questi anni, attribuire alla DGRU la competenza sulla formazione dei revisori dei conti presso le istituzioni scolastiche, invece che alla Direzione Generale del Bilancio.Sempre in materia di formazione, che si rammenta è oggetto di relazioni sindacali, è necessario che la gestione delle risorse economiche dedicate a tutto il personale del MIUR  sia centralizzata presso la DGRU (accentrate in un unico capitolo di bilancio). Tale scelta eviterebbe la poca trasparenza che da anni si protrae sull'utilizzo delle risorse stesse, evitando soprattutto per la periferia la consuetudine, non prevista dalla normativa vigente, di appoggiare tali risorse sui bilanci delle scuole.Direzione Generale per la Valorizzazione e il coordinamento del sistema della ricerca nazionale ed internazionale.Direzione Generale per la Valorizzazione e il coordinamento dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica.Si ritiene utile prevedere per entrambe le Direzioni Generali quanto indicato alla lettera "r"  (con esclusione della attività di formazione) dell'articolo 7 – Direzione Generale della Politica Finanziaria e per il Bilancio in materia di revisori contabili.DM successivi  per A.C. e Uffici periferici  In relazione alle nuove competenze acquisite, alla soppressione degli uffici di due Direzioni Generali presenti nel precedente regolamento, le cui attività confluiscono in altre Direzioni,  si pone la questione della distribuzione del personale per consentirne il pieno utilizzo.La riorganizzazione, peraltro, si somma ad una situazione di forte sperequazione esistente sulla ripartizione del personale e dei carichi di lavoro.Si richiede inoltre che le assegnazioni del personale alle Direzioni avvenga con provvedimenti formali, a differenza di quanto precedentemente accaduto.Per quanto riguarda invece gli Uffici Periferici si chiede di verificare che, una volta licenziato il DPCM, ci si attenga alla prevista informativa alle OO.SS da parte dei Direttori territoriali.

 

Roma, 13 ottobre 2012

 

FP CGIL                                                                                           UIL PA

Boccuni                                                                                              Ripani