Dopo i ritardi della sottoscrizione del CCNI FRD2019, a causa dei rilievi che hanno portato
alla nuova sottoscrizione del testo, l’Amministrazione ha dato inizio ad un altro difficile percorso di
trattativa sindacale.
La UILPA MIUR non può non constatare che, purtroppo, l’Amministrazione si è presentata ai
tavoli sovente impreparata, senza dati certi, senza bozze di contratti, oppure privi di contenuti o con
dati presunti se non errati, sicuramente a causa di meccanismi difficili da comprendere.
Questa O.S., nel corso degli anni si è dimostrata sempre collaborativa e propositiva e ha
messo a disposizione le proprie conoscenze contrattuali e normative per agevolare il dialogo con
l’Amministrazione, che recentemente non è apparsa ben disposta e sembra aver sottovalutato,
ignorato e sovente contrastato tale disponibilità, a volte con modi poco consoni alle corrette
relazioni sindacali.
Ciò premesso vi comunichiamo che questa volta l’Amministrazione ci ha stupiti!
Positivamente??? No, magari!!!
Nella riunione dell’8 ottobre u.s. per la contrattazione del FRD2020, purtroppo si è
presentata senza la bozza del CCNI, che era stato tempestivamente richiesto da questa
Organizzazione, proponendo un fondo dimezzato del 50% rispetto a quello, già scarno, del 2019,
limitandosi ad illustrare il problema senza proporre concrete soluzioni.
Di conseguenza gli animi si sono accesi per il risentimento generato dal persistente atteggiamento
di disaccordo e non valorizzazione degli interessi delle parti.
La UILPA non si capacita di come l’Amministrazione non curi con maggiore solerzia gli
interessi dei propri dipendenti, sottopagati a causa della gravosa carenza di personale, ma che
raggiungono tutti gli obiettivi a loro assegnati con estremo senso di responsabilità, professionalità
ed abnegazione.
Dopo un acceso confronto, finalmente, l’Amministrazione ha fornito una parte della
documentazione richiesta, relativa alla costituzione del fondo, da cui si evince che nessuna delle
risorse derivanti dai vari capitoli dei risparmi è stata indicata.
Sono anni che la UILPA MIUR chiede di quantificare queste somme. Perché non vengono
elaborate? Quante e dove saranno? Forse è arrivato il momento di fare luce e chiarezza, come pure
è necessario conoscere le riferite note di sollecito intercorse con il MEF.
Probabilmente sarebbe stato opportuno non convocare il tavolo sindacale ma recarsi di persona a
capire dove sia il problema e magari disturbare la Ministra Messa e il Ministro Bianchi, che tanto ha
a cuore il personale del Ministero che dirige, per risolvere politicamente questo problema che la
dirigenza non è in grado di dirimere.
Per la UILPA MIUR è inaccettabile che “una comunità di circa 5 milioni di soggetti, la comunità
più grande in Italia, quella scolastica” (citazione del Ministro Bianchi nel corso dell’apertura
dell’anno scolastico 21/22), venga gestita da un pugno di dipendenti, meno di 2000 unità, così come
lo è per il maggior esiguo numero di colleghi che si occupano delle “comunità”
dell’Università/Ricerca/AFAM, circa 180 unità di personale, senza ricevere i dovuti compensi,
attenzioni e rispetto!
Ciò premesso è superfluo spiegare quelle poche e meno chiare indicazioni che sono state
riportate alle OO.SS. relativamente al FRD2020.
A margine dell’acceso incontro l’Amministrazione non ha potuto dare chiare indicazioni in
merito al “forzato rientro in presenza” perché è in attesa del preannunciato decreto attuativo e
delle linee guida, ancora nella pancia del Governo.
Attendiamo, quindi con ansia, il travagliato parto di tre problematiche:
1. validazione FRD2019;
2. ampliamento delle risorse del FRD2020, senza le quali la UILPA Miur non
sottoscriverà alcun accordo;
3. indicazioni del Governo sul rientro in presenza.
Disarmati ma estremamente innervositi aspettiamo migliori notizie
Roma, 8.10.2021
Alessandra Prece Carmen Minniti Antonio Izzo
Coordinatore nazionale Delegato Provinciale V. Coordinatore
nazionale
UILPA MIUR UILPA RC UILPA MIUR
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 2021 10 08 FRD 2020 la beffa.pdf |
