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Di recente, sono giunte a questa O.S. segnalazioni circa modifiche organizzative del lavoro negli Uffici dell’U.S.R. per il Lazio, che comportano una sensibile riduzione delle misure di distanziamento, con conseguente aggravio del rischio Covid all’interno delle sedi dell’U.S.R. per il Lazio Prima di affrontare gli aspetti tecnici, teniamo a ricordare, a chi lo avesse dimenticato, che lo Smart Working generalizzato non è stato introdotto, come auspicato dalle OO.SS. prima della pandemia, per favorire il benessere dei lavoratori. E’ stato, al contrario, conseguenza di misure urgenti volte a limitare i contagi diretti (all’interno degli uffici) e indiretti (legati all’uso di mezzi pubblici etc.). Nel pieno della pandemia, con il paese in lockdown, la nostra Amministrazione ha continuato a funzionare regolarmente solo grazie alla dedizione del personale e a strumenti tecnologici ed informatici pagati dai lavoratori che, al contempo, hanno subito il danno economico legato alla perdita del buono pasto e del pagamento degli straordinari e hanno spesso dovuto garantire una reperibilità, ben più ampia del normale orario di lavoro, senza che neanche gli fossero riconosciute le ore in eccedenza a riposo compensativo. Nonostante i seri provvedimenti adottati dal Governo, in Italia, da Gennaio 2020 a giugno 2021, sono stati registrati 179.925 casi di contagio accertati sui luoghi di lavoro, qualificati, in virtù delle disposizioni vigenti, come infortunio sul lavoro. Pertanto, se qualcuno pensa di affrontare la fase di “ritorno alla normalità”, con l’atteggiamento di chi vuole mettere fine alle “ferie smart”, come qualche buontempone fuori luogo ha definito il lavoro agile, vorremmo che gli fosse chiaro che c’è molto poco da scherzare! Già nel mese di luglio avevamo contestato la disposizione impartita dal Direttore Generale dell’USR ai Dirigenti che auspicava il ritorno in presenza del personale per almeno tre giorni a settimana “a invarianza di condizioni epidemiologiche”. Ci sembra giusto ricordare che il 06 luglio u.s., giorno in cui è stata diramata la circolare in questione, la media settimanale di contagi in Italia era inferiore a 1000, oggi è superiore ai 5000 e, a parere di chi scrive, questa è una variazione significativa della condizione epidemiologica. Ciò premesso, ricordiamo benissimo che le ultime disposizioni del RSPP dell’USR Lazio, di cui c’è stata data notizia nelle riunioni finalizzate alla sottoscrizione dei protocolli di sicurezza delle nostre sedi, prevedevano, una capienza massima delle stanze, che per la maggioranza dei casi, era pari al 50% delle postazioni presenti. Poiché ci giunge voce di stanze occupate per i due terzi o addirittura con tutte le postazioni occupate, ci chiediamo se l’Amministrazione abbia omesso di comunicarci diverse disposizioni da parte del RSPP. Nel qual caso, ricordiamo, per l’ennesima volta, che le misure organizzative che incidono sulla sicurezza dei lavoratori, in virtù dell’attuale disciplina, sono oggetto di consultazione con le OO.SS. e che, pertanto, non possono essere applicate, senza il previo coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori. Ricordiamo, inoltre, che garantire un maggior distanziamento all’interno degli Uffici serve ad evitare l’affollamento anche delle aree comuni, degli ascensori, dei servizi igienici, agevolando il lavoro di pulizia ed igienizzazione da parte del personale addetto. Peraltro, nelle nostre sedi sono previste procedure specifiche per l’igienizzazione delle postazioni di lavoro, così come da protocolli dell’O.M.S. Avere una situazione in cui i lavoratori sono costretti a spostarsi continuamente per evitare la contemporanea presenza con i colleghi nelle stanze, va ad invalidare totalmente il sistema di sicurezza messo a punto dall’U.S.R.. Tale sistema, che prevede l’igienizzazione giornaliera di tutte le postazioni di lavoro che siano state occupate nel corso della giornata, ha costi molto elevati e, quindi, disposizioni che lo rendano inapplicabile, oltre ad aumentare i rischi per i lavoratori, rappresentano anche motivo di danno erariale. Il maggior distanziamento nei nostri Uffici è particolarmente importante, considerata la mancata osservanza dell’obbligo di indossare i DPI da parte di taluni dipendenti e, talvolta, anche da parte degli stessi Dirigenti. Situazione, questa, più volte rappresentata dalla Scrivente O.S. e sulla quale, a distanza di 18 mesi dall’inizio della pandemia, non ci risulta l’Amministrazione sia riuscita ad ottenere grandi risultati. Infine, vorremmo segnalare che, al di là di anticipazioni di varia natura, ad oggi, è ancora normativamente previsto l’utilizzo dello Smart Working nelle Pubbliche Amministrazioni, con modalità semplificate, purché si garantisca il raggiungimento degli obiettivi. A questa O.S. risulta che la nostra Amministrazione abbia raggiunto, proprio grazie allo Smart working, tutti gli obiettivi istituzionali. Il personale ha, infatti, garantito l’avvio, per ben due volte da inizio pandemia, dell’anno scolastico, oltre ad aver reso possibile il corretto svolgimento di procedure concorsuali con migliaia di candidati, a fronte del rinvio, pressocché generalizzato, delle procedure di reclutamento da parte delle altre Amministrazioni Pubbliche. Come sempre affermato, la UILPA-MI-MUR è sempre pronta al dialogo ed al confronto volto ad individuare soluzioni concrete con i Dirigenti che vogliano smentirci e rendere noti gli obiettivi che non hanno raggiunto nel 2020 e quelli che prevedono di non raggiungere nel 2021. Ove, come immaginiamo, non dovessimo essere smentiti, invitiamo l’Amministrazione ad evitare di creare rischi inutili. Per questo si auspica che la disposizione del D.G. ( 3 giorni a settimana, ovvero una media 12 giorni di lavoro in presenza al mese ) siano riviste prevedendo un affollamento costante dei nostri uffici, non superiore al 50%, con ovvi benefici in tema di tutela della salute dei lavoratori e senza alcun pregiudizio alle attività d’ufficio, anche per giustificare gli apprezzabili e ingenti investimenti che il nostro Ministero ha saputo mettere in campo nel settore delle infrastrutture e delle dotazioni informatiche. Onde evitare futuri problemi, visti i recenti sviluppi normativi in merito all’estensione dell’obbligo del Green Pass a tutti i luoghi di lavoro, si invita l’Amministrazione ad adottare, tempestivamente, tutte le misure necessarie a garantire gli obblighi in vigore dal 15 ottobre p.v, predisponendo necessarie e tempestive comunicazioni ai lavoratori e adeguati strumenti di controlli degli accessi, avviando il necessario confronto con le OO.SS. In attesa di riscontro, si inviano Cordiali Saluti.