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La UILPA MIUR è venuta a conoscenza che, da diverse settimane, sono in atto operazioni volte al trasferimento della Segreteria della Direzione Regionale Lazio dall’edificio di Via Ribotta all’edificio di Via Frangipane.

Risulta, altresì, che alcune unità di personale appartenenti agli Uffici della Direzione Generale, prestino, già da tempo, servizio presso la sede di Via Frangipane, senza essere sottoposte ad alcun controllo degli accessi.

Il tutto è confermato anche dalla recente nota del RLS dell’A.T. di Roma, inviata anche al personale della Direzione Generale, in virtù della “condivisione” dell’immobile in questione.

Se la memoria non ci inganna, a fronte di una proposta di trasferire una parte della Direzione Generale presso la suddetta sede, questa O.S. era stata fermamente determinata nel richiedere che venisse fornita tutta la documentazione attestante la sicurezza dei locali della sede di Via Frangipane, a partire dalla consegna ufficiale da parte di Città Metropolitana.

Era stato, altresì, richiesto, che venisse convocato un tavolo tecnico con Città Metropolitana al fine di definire un progetto serio e credibile che prendesse in considerazione l’intera Direzione Generale.Ci duole sottolineare, ancora una volta, che, a meno che non sia intervenuto un ulteriore Decreto di riorganizzazione degli UU.SS.RR. di cui la scrivente O.S. non sia conoscenza, la Direzione Generale del Lazio, sede di RSU e di contrattazione, è costituita, oltre che dalla Segreteria del Direttore Generale, dal Corpo Ispettivo e da cinque Uffici.

L’ultimo incontro svoltosi sul tema, si era concluso con un impegno da parte della S.V. di convocare il tavolo di cui sopra e di trasmettere le certificazioni richieste che continuiamo a considerare propedeutiche a qualsivoglia trasferimento del personale.

E’ giusto il caso di ricordare che i problemi di sicurezza e funzionalità degli Uffici occupati dall’A.T. di Roma, segnalati all’epoca dell’ormai datato trasferimento dell’Ufficio VI, non solo non sono stati risolti, ma, in larga parte, non sono stati neanche affrontati dalla Città Metropolitana.

Ancora oggi, a quattro anni di distanza, sentiamo parlare di servizi igienici non utilizzabili, acqua non potabile, spazi e accessi condivisi con gli studenti, uscite di sicurezza inadeguate, punti di ristoro inesistenti.

Il fatto poi che ci sia personale non assegnato all’Ambito territoriale di Roma che abbia prestato o presti servizio presso un’altra sede, senza che la sua presenza sia stata in alcun modo tracciata, oltre a creare ben noti problemi in tema di vigilanza del personale, coperture INAIL etc., aggrava il rischio di contagio da Sars-Cov2 per tutto il personale della Direzione e dell’Ambito territoriale.

Si ricorda, infatti, che la normativa in vigore richiede che ci sia un monitoraggio costante di tutti i soggetti, interni o esterni all’amministrazione, che accedono alle sedi istituzionali. Ad oggi, nel malaugurato caso in cui si dovesse registrare un caso di positività presso la sede di Via Frangipane, non ci sarebbe alcun tracciamento informatico che ci permetta di sapere, con precisione, chi abbia avuto accesso alla sede e non ci sarebbe alcun modo di applicare, con rigore, il processo di tracciamento dei contatti previsto dalla normativa in essere.

Per questo motivo, si richiede di voler fornire, con cortese urgenza, un’informativa circa i nominativi del personale, non assegnato all’A.T. di Roma, che ha prestato o presta servizio presso la sede di Via Frangipane.

Si richiede, altresì, di conoscere, l’attuale composizione della Segreteria del Direttore Generale dell’U.S.R. per il Lazio ed, in particolare, i nominativi ed il titolo di utilizzazione presso i nostri uffici del personale non appartenente ai ruoli del Ministero dell’Istruzione.

Si sollecita, con urgenza, la trasmissione delle piantine delle stanze occupate dalla Direzione Generale presso l’edificio citato, con indicazione delle postazioni per stanza e del numero massimo di persone presenti su base giornaliera.

Ci è stato segnalato, infatti, che il suddetto personale stia operando senza alcun rispetto delle normative in vigore, trascurando addirittura il rispetto dell’obbligo di indossare la mascherina. Inutile dire che in attesa di compiute informazioni al riguardo, ci riserviamo di attivare ogni iniziativa a tutela del personale, con il coinvolgimento degli organi preposti alla salvaguardia della salute pubblica e dei lavoratori.

Si coglie l’occasione, altresì, per segnalare che, in nessuna delle sedi di Codesto U.S.R. è stato attivato il confronto con le OO.SS. in merito alle modalità applicative delle nuove disposizioni in tema di smart working. Inoltre, ad esclusione dell’A.T. Roma, nessun ufficio ha inviato a questa O.S. un’informativa sulle diverse modalità di organizzazione del lavoro. Non è stato, inoltre, convocato il tavolo regionale permanente per il necessario aggiornamento dei protocolli di sicurezza.

Dobbiamo dedurre, da tutto quanto sopra esposto, che l’atteggiamento collaborativo di questa O.S., volto esclusivamente a trovare soluzioni che garantiscano un contemperamento delle esigenze di sicurezza alle esigenze di funzionamento dell’Amministrazione, sia stato male interpretato e confuso con la disponibilità ad essere meri spettatori di processi decisi altrove.

D’altro canto ci spiace constatare che, anche in un periodo storico in cui il mondo della Scuola è stato messo in cima all’agenda politica del Governo, si debba registrare una così scarsa considerazione delle rappresentanze di quei lavoratori che tutti i giorni, con la massima dedizione possibile, consentono il raggiungimento degli obiettivi dell’Amministrazione, delineando una attività antisindacale.

Per questo motivo, non siamo disponibili a soluzioni che pieghino il benessere organizzativo, la sicurezza e la funzionalità dei nostri uffici alle esigenze della Città Metropolitana di Roma Capitale.

Ricordiamo, ancora una volta, che fornire una sede adeguata all’USR rappresenta, per l’ente metropolitano, un obbligo, normativamente previsto, che risponde all’esigenza di garantire il corretto funzionamento del sistema scuola nel Lazio e, pertanto, non esiteremo a portare a conoscenza degli organi di stampa e dell’opinione pubblica, questa vicenda, ove dovesse rendersi necessario richiamare gli attori politici alle proprie responsabilità.

Per il Coordinamento UILPA-MI-MUR Lazio                                Il Coordinatore Nazionale UILPA MI-MUR

Antonio Izzo                                                                                 Alessandra Prece