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Oggetto: segnalazione grave carenza di personale dell’USR e degli Ambiti territoriali dellaLiguria.

D.L. n. 22 dell’8/04/2020 - Graduatorie provinciali personale docente.

Smart working – riconoscimento tutela lavoro ordinario.

Con la presente si segnala prima di tutto la grave carenza di personale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria e degli Ambiti Territoriali di Genova, La Spezia, Savona e Imperia:al riguardo basti evidenziare che il totale dei dipendenti ministeriali tra Direzione Regionale dell’USR Liguria e Ambito Territoriale di Genova ammontano a 17 persone (di cui unapersona andrà in pensione nel corso dei prossimi mesi e la maggior parte degli altri lavoratori nelcorso di pochi anni). Analoga è la situazione degli altri Ambiti Territoriali della Liguria.

I pochi dipendenti ministeriali sopra citati, se pur affiancati nel lavoro da alcune valide e volenterose persone (anch’esse in numero insufficiente) distaccate dalla scuola (personale ATA edocenti), rischiano di non riuscire più a far fronte al notevole carico di lavoro a cui sono sottoposti.

Il D.L. 22/2020, convertito con modificazioni in Legge n. 41 del 6/06/2020, ha previsto che, a partire dall’anno scolastico 2020/2021, la valutazione delle istanze per la costituzione delle graduatorie sia effettuata dagli uffici scolastici, “che possono a tal fine avvalersi delle istituzioni scolastiche della provincia di riferimento per attività di supporto nella valutazione di istanze afferenti a distinti posti o classi di concorso”.

Condividendo pienamente le preoccupazioni espresse da altri uffici, anche i lavoratori dell’Ufficio Scolastico regionale per la Liguria e degli Ambiti Territoriali di Genova, La Spezia, Savona eImperia manifestano il loro aperto disappunto per tale ulteriore onere lavorativo.

Invero, dalle stime effettuate e riportate dai colleghi della Basilicata nella loro nota di protesta, “siattendono circa un milione di domande per l’inserimento nelle graduatorie provinciali, le qualidovranno essere valutate e gestite da circa 100 ambiti territoriali, mentre, fino ad ora, erano gestiteda circa 8.000 istituzioni scolastiche”.

La sproporzione è del tutto palese!

Questo ulteriore aggravio si inserisce, inoltre, in un contesto lavorativo di per sé difficile, dal momento che gli uffici territoriali risultano già oltremodo onerati da una serie di incombenze che, a causa della scarsa dotazione organica, vengono svolte in affanno e mediante prestazione di svariateore eccedenti l’orario ordinario di lavoro dai pochi dipendenti che figurano in organico.

La costituzione delle graduatorie provinciali aggraverà eccessivamente i carichi di lavoro degli uffici suddetti, in un periodo già di per sé caotico e caratterizzato da scadenze ravvicinate epressanti dovute alle procedure di adeguamento dell’organico alla situazione di fatto, alla mobilità annuale e alle nomine in ruolo, spesso in carico alle medesime persone, sottoponendo i dipendenti coinvolti a ritmi di lavoro insostenibili, privandoli della possibilità di lavorare serenamente e dedicare la cura necessaria alle diverse procedure, con ricadute inevitabilmente negative sull’efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa.

Se a questa situazione si aggiunge la scarsa considerazione dell’opinione pubblica nei confronti della Pubblica Amministrazione ed i recenti attacchi giornalistici sull’espletamento della prestazione lavorativa in regime di “smart working”, si delinea un quadro tutt’altro che onorevole nei confronti del personale degli uffici periferici del Ministero dell’Istruzione, il quale, ogni anno,riesce ad assicurare il regolare avvio dell’anno scolastico mediante il puntuale rispetto delle scadenze e degli obiettivi fissati, facendo leva esclusivamente sul forte senso del dovere e sullo spirito di dedizione al proprio lavoro.

Si pensi, inoltre, al regime lavorativo dello smart working, al quale il personale dellaPubblica Amministrazione quest’anno, da oramai quattro mesi, è stato e continua ad essere costrettoa causa della pandemia Covid-19, in un periodo lavorativo qual è quello testè descritto,caratterizzato da un aggravio lavorativo del tutto sproporzionato rispetto all’organico degli uffici,che determina necessariamente da parte dei lavoratori la prestazione quotidiana di un orario diservizio eccedente rispetto a quello ordinario stabilito dal contratto, al fine di poter garantire il rispetto degli obiettivi prescritti. Tuttavia, il regolamento relativo allo smart working non prevedeil riconoscimento, neanche a titolo meramente compensativo delle ore prestate in eccedenza, néalcun tipo di tutela propria del lavoro ordinario, quale ad esempio la corresponsione dei buoni pasto,pur tenendo conto del fatto che oramai, da quattro mesi e per chissà ancora quanto tempo, lo smartworking rappresenta la forma ordinaria di lavoro alla quale le amministrazioni devono far ricorso.

Per i motivi suesposti, al fine di garantire il regolare svolgimento delle operazioniistituzionali assegnate, anche i lavoratori dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria si uniscono ai colleghi degli altri uffici per chiedere:

1) di prevedere specifiche e concrete modalità di delega alle istituzioni scolastiche in meritoalla valutazione delle domande e all’eventuale contenzioso che potrebbe derivare dalla gestionedelle graduatorie (quindi secondo modalità non volontarie che inevitabilmente cadrebbero nelvuoto);

2) di avviare con estrema urgenza tutte le procedure del piano straordinario di assunzioni difunzionari e impiegati per gli uffici scolastici;si evidenzia al riguardo che tali concorsi dovrebbero essere banditi su base regionale perevitare che le regioni periferiche (e mal collegate come la Liguria risultino penalizzate): infatti nell’ultimo concorso per funzionari che era su base nazionale erano previsti 14 posti per la Liguria, ma purtroppo dei vincitori solo 2 hanno scelto la Liguria e quindi sono rimasti 12 posti scoperti; quindi questa modalità di espletamento del concorso si è rivelata inefficiente. I candidati dovrebbero scegliere al momento dell’iscrizione la regione per cui decidono di concorrere (come è avvenuto per numerosi concorsi per dipendenti ministeriali che hanno avuto luogo in passato o ad esempio per il concorso per DSGA attualmente in corso) altrimenti regioni periferiche come la Liguria saranno sempre svantaggiate.

3) di rinviare almeno le operazioni di costituzione delle graduatorie provinciali alla conclusionedelle operazioni di avvio dell’anno scolastico e, comunque, successivamente all’adeguamento delladotazione organica;

4) di riconoscere ai dipendenti che prestano attività lavorativa in regime di smart working, le forme di tutela previste per il lavoro ordinario (in primis, riconoscimento, almeno a titolo compensativo,del lavoro eccedente e corresponsione dei buoni pasto), non trattandosi di modalità lavorativaliberamente scelta dai lavoratori, quanto piuttosto imposta dalla legge.

In mancanza di quanto sopra, sarà oggettivamente impossibile garantire il puntuale ecorretto avvio dell’anno scolastico 2020 e dei successivi.

Distinti saluti

Genova,07/07/2020.

Le RSU dell’USR per la Liguria

E i Lavoratori dell’USR e degli AT della Liguria