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Oggetto: D.L. n. 22 dell’8 aprile 2020 – Graduatorie provinciali personale docente.

Il D.L. 22/2020, convertito con modificazioni con legge n. 41 del 6/6/2020, ha previsto che, a partire dall’a. s. 2020/2021, la valutazione delle istanze per la costituzione delle graduatorie sia effettuata dagli uffici scolastici, “che possono a tal fine avvalersi delle istituzioni scolastiche della provincia di riferimento per attività di supporto alla valutazione di istanze afferenti a distinti posti o classi di concorso”.

Condividendo pienamente le preoccupazioni espresse da altri uffici, anche i lavoratori dell’ Ufficio Territoriale di Savona protestano per tale ulteriore adempimento assegnato.

Si riportano qui alcuni dati citati dalla nota dei colleghi della Basilicata: “…. dalle stime effettuate, sono attese all’incirca un milione di domande per l’inserimento nelle graduatorie provinciali, le quali dovranno essere valutate e gestite da circa 100 ambiti territoriali, mentre, sino a pochi giorni fa, erano gestite da circa 8.000 istituzioni scolastiche. La sproporzione è di tutta evidenza”.

Questo ulteriore aggravio, inoltre, si inserisce in un contesto lavorativo già difficile. Gli Uffici scolastici sono sovraccaricati da tutta una serie di incombenze che, a causa della scarsa dotazione organica, vengono svolte in affanno dai pochi dipendenti in organico.

Nel tempo, i nostri uffici sono stati progressivamente depotenziati poiché il personale che è stato collocato in pensione non è mai stato sostituito. E se l’intento iniziale della classe politica era quello di arrivare alla chiusura di questi uffici, ora si sovraccaricano di adempimenti che vanno ad aggiungersi a quelli istituzionalmente assegnati che vengono portati avanti anche grazie al prezioso aiuto del personale ATA distaccato dalla scuola.

La costituzione delle graduatorie provinciali appesantirà ulteriormente gli attuali carichi di lavoro, in un periodo, come quello dell’avvio dell’anno scolastico, già di per sé stesso difficoltoso ed aggravato dalla situazione dell’attuale pandemia sottoponendo i dipendenti a ritmi di lavoro insostenibili, privandoli della possibilità di lavorare serenamente e dedicare la cura necessaria ad ogni adempimento, con evidenti riflessi negativi sull’efficacia e sull’efficienza dell’attività amministrativa.

Se a questa situazione si aggiunge la scarsa considerazione dell’ opinione pubblica nei confronti della Pubblica Amministrazione ed i recenti attacchi giornalistici sul nostro “smart working”, si delinea un quadro allarmante che non rende merito al personale degli uffici periferici del Ministero dell’Istruzione, che in questi ultimi anni è riuscito ad ottemperare ai propri compiti facendo leva esclusivamente sul forte senso del dovere e sullo spirito di dedizione verso il proprio lavoro, nell’esclusivo interesse dell’utenza senza alcun riconoscimento per lo svolgimento della propria attività lavorativa, in molti casi, con mansioni superiori al profilo di appartenenza.

Per quanto innanzi esposto, al fine di garantire il regolare svolgimento delle operazioni istituzionali assegnate, anche i lavoratori dell’Ufficio Territoriale di Savona si uniscono ai colleghi degli altri uffici nel chiedere:

1. di prevedere specifiche e concrete modalità di delega alle istituzioni scolastiche in merito alla valutazione delle domante e all'eventuale contenzioso che potrebbe derivare dalla gestione delle graduatorie, secondo modalità non volontarie che inevitabilmente cadrebbero nel vuoto;

2. di avviare, con estrema urgenza, tutte le procedure per un piano straordinario di assunzioni di funzionari e assistenti amministrativi negli Ambiti Territoriali ed in via prioritaria ed urgente di autorizzare il passaggio intercompartimentale e stabilizzazione del personale ATA in utilizzo negli uffici Territoriali.

In mancanza di quanto sopra, sarà oggettivamente impossibile garantire il puntuale e corretto avvio dell'anno scolastico 2020 e degli anni scolastici successivi.

Distinti saluti.

Con osservanza

La RSU dell’Ufficio III Ambito Territoriale di Savona

I lavoratori dell’ A.T. di Savona