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La scrivente con la presente nota intende rappresentare   la grave situazione del personale, peraltro già evidenziata recentemente.

                Dopo oltre due anni e mezzo trascorsi per la definizione dell'ennesima riorganizzazione, infatti, il personale del MIUR, oltre a scontare la nota grave e cronica carenza negli organici, si appresta ad affrontare una nuova stagione con uffici carenti di risorse umane, molti dei quali  privi ancora di Dirigenti, disagiati strutturalmente, senza mezzi strumentali, con un sistema informatico inefficiente, un contenzioso esponenziale cui far fronte, oneri di lavoro in eccesso, ecc. ecc..

Situazione che, peraltro, risulta essere già ampiamente a conoscenza dell’Amministrazione se si consultano i documenti forniti dal Direttore Generale delle Risorse Umane, i quali fotografano la già pesante carenza di organico, cui si aggiungono i pensionamenti che si susseguiranno numerosi a causa dell’alta media di età del personale.

 

Questo stesso personale negli anni è riuscito, nonostante tutto, solo per dignità professionale e spirito di servizio, a far avviare nel mese di settembre le attività delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, su tutto il territorio nazionale, compiendo uno dei fini istituzionali più importanti per questo Ministero,  a cui va aggiunta tutta la parte che riguarda  Università, AFAM ed  Enti di Ricerca.

                In un contesto di progressivo ed apparentemente inarrestabile declino, il personale del MIUR si trova pertanto a rispondere ad una utenza molto numerosa data dagli operatori della Scuola, docenti e non,  delle Università, dell'AFAM e degli Enti di Ricerca a cui si deve aggiungere l'utenza indotta ovvero alunni, genitori, famiglie, associazioni, ecc..

                Per le questioni rappresentate la UIL PA MIUR si chiede  come gli Uffici potranno affrontare, anche, l'attuazione della imminente riforma della cosiddetta “Buona Scuola”, con particolare riferimento alle attività richieste per le nuove programmate assunzioni presso le istituzioni scolastiche, i cui numeri, sebbene ancora non definiti, lasciano presupporre la necessità di uno sforzo organizzativo straordinario che le attuali condizioni strutturali dei servizi interessati certamente non consentono.

Si è preso atto, nell’unico incontro con la S.V.,  dell'interesse  rivolto ai bisogni “assunzionali” del MIUR. 

Tuttavia, ad oggi, si deve constatare che l'emendamento per la deroga al blocco delle assunzioni, all'emanazione di nuovi bandi di concorso e all’ assunzione degli idonei delle graduatorie vigenti, non sembrerebbe avere alcuna possibilità di superare tutte le pastoie del Parlamento.

                Per questo la scrivente chiede con forza alla S.V. come e  cosa intenda fare per far sopravvivere questo Ministero, perché esattamente di sopravvivenza si tratta.

Nella situazione sopra descritta non è più sufficiente fare affidamento sulla sola professionalità del personale che ha “subito” una serie di Riforme negli anni, mai migliorative della propria condizione di lavoro, ma che,  consapevole del proprio ruolo pubblico, resta partecipe delle difficoltà dell'utenza che nei mesi estivi si troverà ad affrontare.

In assenza di misure urgenti e indifferibili, il personale non sarà più in grado di operare nel rispetto delle direttive e delle norme né sarà in grado di rispettare le scadenze preannunciate.

La UIL PA MIUR, quindi, alla luce di quanto rappresentato attende che la S.V. assuma ogni possibile iniziativa per scongiurare il rischio di una mancata attuazione delle operazioni di avvio dell'anno scolastico e soprattutto delle assunzioni previste dal DDL "la Buona Scuola".

La scrivente resta in attesa di riscontro alla presente nota e soprattutto delle iniziative che la S.V. ed il Governo in carica intenderanno adottare per il MIUR.

Roma, 3.6.2015                                                                                                             

IL COORDINATORE NAZIONALE UIL PA MIUR

                                                                                                                                                              Mimma Ripani