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Il giorno 19.5.2015 si è tenuto un incontro con la delegazione di parte pubblica nazionale per la definizione del Fua 2014 e dei criteri per la mobilità del personale.

FUA 2014

            Nonostante la richiesta della scrivente  circa la definizione di un accordo che, tra gli altri istituti, prevedesse i passaggi interni alle aree del personale del MIUR, l’Amministrazione ha ritenuto di rispondere negativamente.

 

            A parere della UIL PA MIUR il Documento di Programmazione Economica che dal 1° gennaio 2015 ha eliminato, di fatto, la “iniqua” norma introdotta dal Governo MONTI di blocco delle retribuzioni dei pubblici dipendenti, avrebbe dovuto consentire l’avvio delle nuove progressioni.

            Resta, quindi, la convinzione della scrivente che si possa ritornare ad utilizzare le risorse del FUA per i passaggi interni alle aree fin dall’anno 2014.

 Naturalmente, attraverso i dati della UILPA, si procederà a verificare se siano già stati definiti accordi nazionali per il FUA 2014 da altri Ministeri con l’introduzione dei passaggi interni alle aree per il personale e nel caso  in analogia nulla potrà ostacolare lo stesso iter al MIUR.

FONDI STRUTTURALI EUROPEI

            A fronte dell’ennesima richiesta della UIL PA MIUR l’Amministrazione ha previsto di avviare un confronto con i Direttori Generali (Ricerca e Istituzioni Scolastiche) sulla possibilità di incrementare il FUA del MIUR con una percentuale delle risorse dei Fondi Strutturali Europei destinate per il settennio 2014/2020 al MIUR.

            Al fine di conseguire tale risultato e premiare il personale con risorse adeguate all’enorme carico di lavoro che ricade su ogni singolo dipendente per effetto della gravissima carenza di organico, la scrivente ha interessato il titolare degli accordi di partenariato della UIL Confederale per lavorare al raggiungimento di tale obbiettivo.

            Come è ovvio l’aumento del FUA comporterebbe non solo l’effetto positivo sugli importi per retribuire la produttività annuale dei dipendenti adeguandola, come già detto, al carico di lavoro di ogni singolo Ufficio, ma consentirebbe di proseguire nel tempo il percorso di progressioni di carriera, aumentando gli stipendi del personale visto l’ingiusto, immorale e vergognoso blocco dei contratti del pubblico impiego che di protrae dal 2009.

Sull’argomento si informa che nel mese di giugno, dopo una serie di ricorsi promossi dalla UIL PA, arriverà a decisione della Corte Costituzionale il ricorso contro il blocco protratto da così tanto tempo.

            La UIL PA MIUR attende che la Corte, come ha già fatto con la recente sentenza sul blocco delle pensioni, renda giustizia alla categoria dei pubblici dipendenti tanto vituperata e offesa dal lavoro NON PAGATO negli ultimi anni.

 

MOBILITA’

            Sulla mobilità la UIL PA MIUR ha chiesto che si proceda alla definizione di un accordo, tenendo presente le esigenze del personale interno che, per motivi di varia natura, abbia necessità di trasferirsi da un ufficio all’altro in Amministrazione Centrale e da un USR all’altro sul territorio.

            Naturalmente va tenuto conto della funzionalità dell’Amministrazione e della carenza di organico del personale, che sarà ufficializzata con l’invio alle OO.SS. degli organici di diritto di USR per il territorio e di Direzione Generale per l’Amministrazione Centrale.

            La proposta della scrivente rispetto alla carenza è stata quella di precedere il movimento interno con una mobilità in entrata nei ruoli del MIUR di personale appartenente al Comparto Ministeri, partendo dalla stabilizzazione di tutti coloro che provenienti da altri Ministeri siano già comandati al MIUR.

            La copertura degli Uffici con tale personale sarà propedeutica alla mobilità del personale interno ed eviterà di sottrarre posti ad eventuali future assunzioni come, invece, avverrebbe con la mobilità proveniente da altro Comparto.

            Naturalmente l’impegno della scrivente è accelerare tutte le procedure e consentire a coloro che hanno la necessità di accedere all’istituto della mobilità, avendone i requisiti ovvero avendo superato i 5 anni di vincolo nella sede, di poterlo fare in un regime di trasparenza, omogeneità e pari diritti.

            Le condizioni poste devono, quindi, esulare dall’obbligo di richiesta di parere del Direttore Generale sia in entrata che in uscita, tenuto conto che il dato numerico dell’ organico e l’accordo definito con criteri e priorità, dovrà consentire di cessare dall’uso “distorto” di una discrezione del Direttore Generale.

Peraltro, se si volesse verificare l’effetto di tale “discrezione”, leggendo semplicemente i numeri dell’organico di diritto e quelli dell’organico di fatto in Amministrazione Centrale si potrebbe verificare quanto accaduto negli anni ovvero una pessima distribuzione del personale, con Direzioni Generali che hanno gravissime difficoltà per il raggiungimento dell’obbiettivo istituzionale, contando magari su 28 / 25 unità di personale a fronte di altre che “godono” di ben altri numeri.

CONCLUSIONE

            Naturalmente su tutti gli argomenti affrontati la scrivente terrà informato tutto il personale di quanto accadrà nei prossimi giorni.

Roma, 22.5.2015

 IL COORDINATORE NAZIONALE UIL PA MIUR

Mimma Ripani