logo banner top

Egreggio Ministro,
Vogliamo, innanzitutto, formularLe i nostri migliori auguri di buon lavoro per il prestigioso e
importante incarico ricevuto, peraltro in un momento così complesso per il Paese a causa della grave
crisi economica.
Desideriamo, inoltre, porre alla sua attenzione alcune questioni che ci sembrano ineludibili e
strettamente connesse al funzionamento del Ministero.
La trasformazione dell’impianto legislativo e organizzativo del settore istruzione ha visto varie fasi
nel corso degli anni che hanno prodotto modifiche mai definitive.
Parallelamente si sono succeduti e accavallati i regolamenti di organizzazione dell’apparato
ministeriale (prima del Ministero dell’Istruzione, poi del Ministero dell’Istruzione, Università e
Ricerca, poi della Pubblica Istruzione poi del MIUR di nuovo unificando i due ex Ministeri) che hanno
fortemente risentito della incertezza normativa.
Questa lunga fase di cambiamento strutturale ha inevitabilmente prodotto incertezza sul ruolo e
sulle competenze degli uffici. Appare necessario, pertanto, l’avvio del confronto in particolare sulla
definizione delle competenze del MIUR a livello centrale e periferico, facendo chiarezza del ruolo
delle diverse Istituzioni; sulla riduzione degli organici, oltre che delle risorse economiche necessarie
per il funzionamento delle strutture periferiche, tutto ciò al fine di realizzare una coerente ed
univoca organizzazione dell’Amministrazione centrale e degli uffici periferici falcidiati dal blocco delle
assunzioni.
Appare improrogabile assumere decisioni certe e stabili anche per ridare dignità e certezze ai
lavoratori del MIUR, presupposto necessario affinché l’Amministrazione operi all’altezza delle
richieste provenienti dal mondo della scuola e dai cittadini.
In un’ottica di ottimizzazione dell’organizzazione dei servizi riteniamo importante sbloccare
quanto prima il nuovo regolamento di organizzazione, approvato dal precedente Consiglio dei

Ministri e nuovamente fermo e adottare politiche che consentano di finanziare gli incrementi
retributivi della produttività. Un’opportunità che, come previsto dalle vigenti normative, può essere
conseguita con la destinazione al FUA di parte dei risparmi, aggiuntivi a quelli previsti dalle norme di
legge, conseguiti con piani di razionalizzazione e qualificazione della spesa.
Tutto ciò si rende necessario, in particolare in questa fase congiunturale economica e sociale che
attraversa il Paese, per dare maggiore impulso ed incrementare ulteriormente l’efficacia dei servizi
pubblici offerti ai cittadini, alle imprese ed alla collettività.

Certi della Sua attenzione, restiamo in attesa di un gradito riscontro.
Con i migliori saluti