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Nella mattinata di ieri, 14.12.2021 dalle ore 09.30 alle ore 12.30, si è svolta in videoconferenza l’assemblea sindacale indetta dalla UILPA MI, aperta ai lavoratori e alle lavoratrici degli Uffici dell’USR per il Veneto, con il seguente ordine del giorno:

• rinnovo CCNL Funzioni Centrali;

• nuovo ordinamento professionale;

• F.R.D. 2019/2020;

• CCNI 2021 e 2022 progressioni interne alle Aree MI;

• problematiche interne all’Amministrazione;

• varie ed eventuali.

All’incontro, erano presenti, come relatori, la Coordinatrice Nazionale della UILPA MIUR, Alessandra Prece e il Coordinatore Regionale UILPA MI, Marika di Mauro.

L’assemblea è stata introdotta dal Coordinatore Regionale UILPA MI Veneto Marika di Mauro, che dopo aver salutato e ringraziato i partecipanti ed aver sintetizzato i punti all’ordine del giorno, ha passato la parola alla Coordinatrice Nazionale Alessandra Prece.

Alessandra Prece, dopo aver augurato una buona giornata ai partecipanti ha portato il saluto della Segretaria Nazionale Adele Silvestri che per un improvviso impegno sindacale non ha potuto partecipare.

L’aggiornamento ha avuto inizio con il Fondo delle Risorse Decentrate per l’anno 2019, con due notizie una positiva ed una negativa:

Il FDR 2019 è stato certificato dagli Organi di controllo.

Il ritardo della certificazione ha pregiudicato la possibilità di erogazione del compenso per il corrente anno, in quanto le norme di contabilità non consentiranno a breve di emettere i pagamenti. I motivi di questo ennesimo ritardo da parte dell’amministrazione sono da individuare nella scelta del Ministero di inserire nel CCNI la parte delle risorse del FRD 2019 destinate alle spese derivanti dai contenziosi attivati da alcuni ricorrenti e relativi alle Progressioni Economiche 2016/2019, rispetto ai quali l’Amministrazione è risultata soccombente; nel merito di questa scelta la UILPA in sede di contrattazione aveva già espresso le proprie riserve che purtroppo si sono rivelate fondate.

È stato reso noto ai partecipanti che il FRD del 2020, come già scritto nei propri comunicati, risulta sensibilmente inferiore ai precedenti anni ed è stato chiesto che l’amministrazione si attivi a ricostituirlo con le varie economie derivanti dall’attuazione del C.A.D., dalle economie derivanti dal periodo di pandemia (buoni pasto non erogati, risparmi sulle spese di funzionamento degli uffici etc.) e tramite le eventuali risorse riassegnate in sede di attuazione di bilancio. Infatti risulta che sia stato presentato un emendamento (Misure per il potenziamento del Ministero dell'istruzione) che prevede un incremento di circa 6,65 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2020 e 2021, al fine di valorizzare ed incentivare il personale impegnato nei processi di supporto alle istituzioni scolastiche.

La UILPA nelle integrazioni alla bozza del CCNI ha chiesto di attendere l’approvazione della legge di bilancio e la relativa conferma dell’applicazione dell’emendamento prima di procedere alla sottoscrizione. In mancanza di tale integrazione non procederà a sottoscrivere nessun accordo.

 Per quanto riguarda il CCNI relativo alle progressioni orizzontali per il 2021, la Coordinatrice ha confermato quanto già detto in vari comunicati e ha chiarito che l’amministrazione ha espresso l’impossibilità di  poter gestire la procedura dei passaggi per i tempi troppo ristretti rispetto alla fine dell’anno, entro cui è necessario concludere le procedure. In sede di contrattazione la UILPA ha manifestato grande disagio nel comprendere le ragioni che hanno portato l’amministrazione a questa decisione, nonostante le varie richieste di avviare il confronto e sottoscrive un accordo per le progressioni orizzontali già dall’ inizio di quest’anno. L’inadempienza dell’amministrazione sarebbe ancora più grave se le risorse già impegnate non fossero più utilizzabili sul FRD del 2021; su questo punto ancora non si hanno rassicurazioni. Al momento si registra una convocazione per la contrattazione dei passaggi economici relativi al 2022 che dovrebbero essere gestiti in modo più celere e prevedibilmente essere portati a conclusione nella prima parte dell’anno.

 Quanto al reclutamento del personale sono stati ricordati gli ultimi concorsi banditi dal MI:

 (Gazzetta Ufficiale 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 97 del 7-12-2021) per l’assunzione di 50 posti di personale di alta professionalità, area funzionale III, F3;
(Gazzetta Ufficiale 4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 59 del 27-07-2021) per 304 funzionari area I F1 – vari profili professionali, elevabili a 648.
Con l’occasione è stata ricordata l’attivazione, da parte della UILPA nazionale, di corsi di preparazione ai concorsi, che saranno gratuiti per gli iscritti e che invece prevedono il versamento di un contributo minimo per i loro familiari. Si riporta di seguito il link del corso di preparazione al concorso da funzionari del Ministero dell’istruzione  https://www.effepiellelab.it/uilpa/?cookie-state-change=1632730137802.

Successivamente ci sono stati alcuni interventi dei partecipanti all’assemblea.

Dall’UAT di Treviso sono stati chiesti chiarimenti in merito alla situazione dei colleghi del Comparto Scuola in utilizzo presso il nostro Ministero, a cui la Coordinatrice ha risposto che, nonostante i vari tentativi da parte della UILPA, purtroppo non sia mai riuscita a convincere l’amministrazione ad assorbire tale personale, che purtroppo permane nell’amministrazione del MI senza alcuna base normativa.

Dall’UAT di Belluno sono state messe in luce diverse criticità che accomunano tutti gli ambiti territoriali. In particolare è stato denunciato l’esponenziale aumento dei carichi di lavoro in seguito al pensionamento di un discreto numero di colleghi, le cui responsabilità ora ricadono sui funzionari ancora in servizio; si contano solo 3 funzionari nell’Ufficio di Belluno. Ma sconcertante è soprattutto l’atteggiamento dell’Amministrazione, che, nonostante i tentativi di proporre l’assorbimento di personale da altre graduatorie del territorio, peraltro disponibili, l’amministrazione centrale, abbia inspiegabilmente posto il veto. Stesso atteggiamento che il Ministero ha avuto, come ricordato poc’anzi, anche per i passaggi, richiesti con istanza formale, del personale scolastico al Comparto Funzioni Centrali, personale che in alcuni ambiti territoriali risulta essere in numero maggiore rispetto ai “ministeriali”.

E’ stato altresì evidenziata la mancanza di adeguati strumenti di formazione, soprattutto per il personale neoassunto, e la riduzione delle risorse destinate, rispetto agli anni precedenti, al FRD 2020.

La Coordinatrice ha sottolineato la difficoltà nelle trattative sindacali con un’amministrazione che solitamente si presenta ai tavoli con dati incerti, senza le  bozze dei contratti, oppure con testi, con dati presunti se non errati. Nonostante questo, la UIL PA ha sempre collaborato e cercato di mettere a disposizione le proprie conoscenze contrattuali e normative per agevolare il dialogo con l’amministrazione e concludere positivamente i tavoli contrattuali. Recentemente tale disponibilità, purtroppo, non è stata ben valutata dall’amministrazione, e contrastata con modi poco consoni alle corrette relazioni sindacali. Sono state esplicitate le perplessità circa la disattenzione verso i propri dipendenti, che risultano pochissimi e sottopagati, a causa della gravosa carenza di personale, ma che raggiungono tutti gli obiettivi a loro assegnati con estremo senso di responsabilità, professionalità ed abnegazione.

Alessandra Prece ha evidenziato che ci deve essere anche una presa di posizione dei singoli colleghi e ha sollecitato i lavoratori a rappresentare al proprio dirigente che l’eccessivo carico di lavoro potrebbe comportare uno sforamento sulle scadenze dei procedimenti e a chiedere che venga aggiornata la scheda di assegnazione degli obiettivi della performance, con tutti i carichi di lavoro assegnati anche in corso di anno. Tutte le responsabilità non possono e non devono in alcun modo essere addebitate al singolo lavoratore, anche per la tutela del proprio benessere psico-fisico, ma dovranno ricadere sull’amministrazione in quanto inadempiente, in relazione alla corretta organizzazione della stessa. La stessa amministrazione così si troverà nella condizione di sentirsi obbligata a richiedere con forza l’assunzione di un congruo numero di unità di personale.

In merito ai corsi di formazione preventivi rispetto all’assegnazione del personale neo assunto, la UILPA ne ha fatto richiesta più volte… si attende il recepimento della sollecitazione con le prossime assunzioni.

L’assemblea è proseguita con l’aggiornamento, da parte della Coordinatrice Nazionale UILPA MIUR, sulle trattive, ancora in corso ma in fase di sottoscrizione, relative al rinnovo del CCNL Funzioni Centrali, con particolare riferimento al nuovo ordinamento professionale.

Quest’ultimo, allo stato attuale delle trattive, sarà articolato in due aree, che corrispondono a differenti livelli di conoscenze, abilità e competenze professionali:

Area degli Operatori;
Area degli Assistenti e Area dei Funzionari, che confluiranno in un’unica Area;
 Area delle Elevate Professionalità.
In prima applicazione del nuovo contratto, l’Area degli Operatori nascerà vuota, in quanto i colleghi già inseriti nell’Area Prima, quasi tutti apicali e bloccati da anni senza possibilità di passaggi di fascia, saranno per decreto trasferiti all’Area degli Assistenti in modo da consentire un’adeguata progressione economica.

Per l’Area degli Assistenti, in fase di prima applicazione del nuovo ordinamento professionale ed in via transitoria, le amministrazioni, tenuto conto dell’esperienza e della professionalità maturate, potranno attivare le procedure comparative per il passaggio all’Area dei Funzionari (di cui all’art. 52, comma 1-bis, del d.lgs. n. 165/2001) anche in deroga al titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno. Allo stato attuale della contrattazione e comunque in presenza delle risorse finanziarie a disposizione e della dotazione organica che permetta il passaggio, i requisiti richiesti sarebbero:

Laurea triennale + 5 anni nell’area immediatamente inferiore tenendo conto, a tal fine, solo degli anni positivamente valutati;
Oppure, il diploma di scuola secondaria di secondo grado ed un’esperienza maturata di almeno 15 anni nell’area immediatamente inferiore tenendo conto solo degli anni positivamente valutati.
Nell’ambito del nuovo sistema di classificazione, ai dipendenti dell’Area dei Funzionari, potranno essere conferiti incarichi a termine di natura organizzativa o professionale che, pur rientrando nell’ambito delle funzioni di appartenenza, richiedano lo svolgimento di compiti di maggiore responsabilità e professionalità, per i quali è attribuita una specifica indennità di posizione organizzativa che al momento non è ancora stata fissata. Una novità introdotta nella bozza del nuovo CCNL prevede che tali particolari incarichi potranno essere conferiti al personale anche dell’Area degli Assistenti.

A tal proposito rileva l’intervento del collega dell’UAT di Belluno, che ha sottolineato infatti la mancanza, nel Ministero dell’Istruzione, di un effettivo riconoscimento di tipo economico per quei funzionari che, pur in assenza di posizioni organizzative, assicurano il raggiungimento degli obiettivi caricandosi di responsabilità elevate. Ha inoltre chiesto delucidazioni sull’accessibilità all’Area delle Elevate professionalità.

Proprio in merito all’Area delle Elevate Professionalità, Alessandra Prece ha chiarito che questa nascerà vuota e che dovrebbe essere proprio rivolta ai colleghi che svolgono funzioni di elevato contenuto professionale, specialistico e/o coordinano o gestiscono processi articolati di particolare specificità tecnico/amministrativa. I requisiti per l’accesso potrebbero essere: la laurea magistrale, accompagnata da un periodo pluriennale di esperienza lavorativa in funzioni specialistiche e/o di responsabilità, e l’iscrizione ad albi professionali.

Successivamente il Coordinatore Nazionale ha inteso chiarire la nuova articolazione della retribuzione strumentale alle previste Progressioni Economiche Orizzontali all’interno delle nuove Aree. In particolare, con riferimento alla disciplina delle progressioni economiche orizzontali, il nuovo contratto supera il vecchio sistema delle fasce economiche all’interno delle aree, allo scopo di  consentire ai lavoratori collocati nelle attuali fasce apicali nuove opportunità di valorizzazione economica nonché, a tutti i lavoratori, la possibilità di accedere a nuovi differenziali stipendiali durante tutto l’arco della vita lavorativa, fermo restando la necessità di consolidare e tenere traccia della posizione economica complessivamente raggiunta prima della nuova classificazione.

Allo scopo la nuova retribuzione garantirà da un lato il mantenimento di quanto già maturato come fascia economica trasformandolo in differenziale stipendiale personale, che ovviamente sarà trattato tutto come stipendio tabellare, dall’altro permetterà di accedere a tutti, in modo di permettere anche al personale cosiddetto “apicale” di area di poter accedere alle nuove progressioni economiche, che saranno denominate differenziali stipendiali.

Allo stato attuale della contrattazione il numero massimo di differenziali attribuibili è 5 sia per le Aree degli Assistenti sia per quella dei Funzionari e 2 per quella degli Operatori, gli importi invece sono i seguenti:

FUNZIONARI   2.150 
ASSISTENTI    1.170 
OPERATORI        800
 

Il nuovo contratto prevede che le progressioni siano attribuite con una procedura selettiva, definita probabilmente in base ai seguenti criteri:

media triennale della valutazione individuale;
esperienza professionale maturata;
eventuali ulteriori criteri, definiti in sede di contrattazione integrativa
La ponderazione dei criteri sarà effettuata in sede di contrattazione integrativa. Al momento si è ottenuto che al criterio della media triennale della valutazione individuale, non possa essere attribuito un peso inferiore al 40% del totale (prima era del 50%) ed al criterio dell’esperienza professionale maturata non potrà essere attribuito un peso superiore al 40% del totale. 

Potranno partecipare alla procedura selettiva i lavoratori che negli ultimi 3 anni non abbiano beneficiato di alcuna progressione economica; ai fini della verifica del predetto requisito si tiene conto delle date di decorrenza delle progressioni economiche effettuate; in sede di contrattazione integrativa tale termine può essere ridotto a 2 anni o elevato a 4.

Si è poi affrontato l’argomento degli aumenti tabellari. L’incremento mensile lordo della busta paga oscillerà da € 59,60, equivalente ad un dipendente di prima area in Fascia 1, fino a € 114,70 di un Ispettore generale. Nella seconda area, si andrà da € 62,90 di aumento lordo mensile di un F1, fino ad € 79,50 di un F6. Nella terza area, quella dei funzionari, gli aumenti di stipendio lordi mensili, oscillerebbero da € 77,00 a € 111,40 per un F7. Particolarmente importante e significativo sarà il conglobamento dell’elemento perequativo nello stipendio tabellare.

In merito al problema della perequazione dell’indennità di amministrazione il Ministro Brunetta a giorni procederà con il riparto del fondo previsto dalla legge n. 160 del 27 dicembre 2019, con il quale, secondo stime della UILPA, si dovrebbe raggiungere un buon livello di equiparazione dell’indennità del nostro Ministero.

Un altro elemento importante è la previsione di un progressivo conglobamento dell’indennità di amministrazione nello stipendio tabellare. In questo contratto si partirà con una quota comune a tutte le amministrazioni che comporterà significativi miglioramenti nel calcolo del futuro trattamento di pensione, infatti questa quota andrà ad aumentare la retribuzione di riferimento per il calcolo della pensione relativa alla prima quota c.d. quota “A”.

Infine la Coordinatrice Nazionale ci ha informati che è stata posta l’attenzione in merito alle problematiche relative alle decurtazioni economiche relative alle assenze per malattia e pare che sia stata concordata una riduzione di 5 giorni rispetto a quanto previsto nel contratto vigente Per l’eliminazione totale sarà necessario un intervento legislativo che modifichi la norma vigente.

In chiusura sono stati posti ulteriori quesiti su argomenti vari ed in particolare è stato chiesto come mai non abbia avuto attuazione, presso il MI, la norma del codice degli appalti che prevede un percentuale sugli affidamenti per chi svolge il ruolo di RUP ex art. 113 del d. lgs 50/2016.

In merito si precisa che la risposta data era riferita ai fondi PON e non all’incarico di RUP. Alessandra Prece si riserva di approfondire l’argomento e lo proporrà al prossimo tavolo negoziale con l’amministrazione. Attualmente risulta che è consuetudine affidare tale incarico ai dirigenti e la relativa indennità viene inclusa nel loro fondo di risultato.

Diversamente per la quota dei fondi PON, destinata alla gratificazione dei dipendenti, da anni questa O.S. si è attivata promuovendo tavoli per la quantificazione della percentuale destinata al personale che svolge tale attività. Purtroppo come ogni gratificazione diretta al personale, l’amministrazione nega l’attuazione.   

La riunione si è conclusa alle ore 12,30 con i ringraziamenti e gli auguri di Serene Festività a tutti i presenti, a cui i relatori hanno ribadito la propria disponibilità, fornendo i propri recapiti.

Roma, 14.12.2021

 

  Il Coordinatore Regionale                     Il Coordinatore Nazionale         

                         UILPA MI Veneto                                      UILPA MIUR

                         Marika di Mauro                                    Alessandra Prece