In data odierna,  le OO. SS. sono state convocate dall’Amministrazione per sottoscrivere il CCNI di risultato della dirigenza, relativo all’anno 2017, dopo il primo incontro svolto il giorno 12 c.m. .

                 A nulla è valsa la richiesta della UIL PA MIUR di aumentare, al massimo consentito dalla norma, il valore della quota riservata ai dirigenti che svolgono con professionalità ed abnegazione il lavoro su più sedi. Infatti, la scrivente, durante il primo incontro aveva chiesto che l’attuale quota del “20%” venisse innalzata al “25%”, come mero riconoscimento del lavoro svolto dai dirigenti, che sono sati nominati con incarico di reggenza su più uffici, sia nelle sedi centrali che su quelle del territorio nazionale, senza ulteriori compensi accessori.

                Ha sorpreso constatare che l’Amministrazione non abbia riconosciuto autonomamente il gravoso lavoro svolto dai dirigenti “ad interim”, ma ancora di più hanno perplesso le posizioni delle OO. SS. che non hanno assunto posizioni a tutela della categoria, pur riconoscendo alla UIL PA MIUR la positività della richiesta ma che alla fine, a braccetto con l’Amministrazione, hanno premuto per una celere conclusione dell’accordo.

                Infatti, la solerte Amministrazione, con un ritardo di circa 18 mesi, ha tentato di trovare un accordo rinviando il riconoscimento richiesto dalla UIL PA alla contrattazione dello stesso CCNI relativo all’anno 2018, per l’imminente scadenza del 23 giugno, data in cui il MIUR bloccherà la sua attività per l’entrata in vigore degli effetti contenuti nel DPCM di riordino, recentemente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, vincolante per l’avvio dei previsti controlli.

                L’Amministrazione impropriamente, ha rimesso alla UIL PA la responsabilità della preventiva comunicazione delle proprie intenzioni, omettendo però di inviare in tempi idonei la bozza del CCNI in questione.

Vale la pena di ricordare che il vigente CCNL, all’art.5 comma 2 cita: “ Il confronto si avvia mediante l'invio ai soggetti sindacali degli elementi  conoscitivi sulle misure da adottare, con le modalità previste per la informazione. A seguito della trasmissione delle informazioni, amministrazione e soggetti sindacali si incontrano se, entro 5 giorni dall'informazione, il confronto è richiesto da questi ultimi. L’incontro può anche essere proposto dall’amministrazione contestualmente all’invio dell’informazione. Il periodo durante il quale si svolgono gli incontri non può essere superiore a trenta giorni. Al termine del confronto, è redatta una sintesi dei lavori e delle posizioni emerse.”

Ormai è abitudine consolidata, di questa Amministrazione, eludere “l'invio ai soggetti sindacali degli elementi  conoscitivi sulle misure da adottare...” !!!

Come si fa a non riconoscere la disagiata gestione dei dirigenti, che quotidianamente affrontano, con un esiguo ed inadeguato numero di dipendenti, il raggiungimento di ambiziosi obiettivi dettati e richiesti da una politica poco attenta alle difficoltà in cui versa la Pubblica Amministrazione?

                Invece questo è ciò che è successo!!!

Non è stata riconosciuta l’esigua maggiorazione percentuale del previsto riconoscimento di risultato (5%) ai dirigenti delegati dal datore di lavoro a prestare la propria attività anche in sedi difficilmente raggiungibili e collocate a notevole distanza dalla sede di assegnazione!!!

                A nulla è valsa la disponibilità di questa sigla sindacale ad una ulteriore riunione, fin dal giorno successivo al primo incontro, per ottimizzare  i tempi di una breve riflessione della parte datoriale. Tutto è rimasto invariato come negli “ultimi 15 anni”, così come sottolineato dall’Amministrazione e da altre sigle sindacali, nonostante il CCNL Dirigenza Area I del 21.6.2006, all’ art. 61 lo preveda chiaramente.

                Inoltre la UIL PA MIUR è rimasta stupita dalla tardiva esternazione di una sigla sindacale, alla quale si chiede la motivazione per la quale non abbia siglato immediatamente l’accordo, pur manifestando la sua determinazione nella sottoscrizione del contratto, scrivendo successivamente che la richiesta della UIL PA MIUR “rischia di penalizzare i dirigenti per argomentazioni che sono ascrivibili solo ed esclusivamente ad un braccio di ferro sindacale che, a questo punto, oserei dire pretestuoso, perché non sono stati ravvisati, in sede di contrattazione, atteggiamenti della controparte amministrativa di chiusura sugli argomenti oggetto di contesa”.

                Lasciamo ad ognuno di voi le dovute valutazioni e restiamo a vostra disposizione per qualunque ulteriore chiarimento.

                Certamente la UIL PA MIUR si conferma sempre presente a tutela dei lavoratori di tutte le aree professionali e della dirigenza.

Roma, 17 Giugno 2019

                           Il Coordinatore Nazionale UIL PA MIUR                                                                    Alessandra Prece                                                                               (Firma autografa sostituita a mezzo

                                                 stampa ai sensi dell’art.3, comma 2                                                                                             del decreto legislativo n. 39/93)