Si è svolto in data odierna l’incontro volto a definire il protocollo aggiornato per l’applicazione dello Smart Working.

L’Amministrazione, in premessa, ha illustrato il percorso effettuato dalla nostra Amministrazione, a partire dalla fase di sperimentazione pre-emergenziale, passando per l’ attuale applicazione dettata dall’attuale stato di emergenza e con una proiezione al futuro, ovvero alla definizione ed all’applicazione del Piano Operativo per il Lavoro Agile, che diventerà obbligatorio dal 2021 in poi.

Il Direttore Generale delle Risorse Umane, Dott. Jacopo Greco, ha sottolineato i progressi fatti dalla nostra Amministrazione nel superamento dell’iniziale diffidenza, sottolineando, tuttavia, alcune criticità ancora in essere. L’Amministrazione ha raggiunto, durante il periodo del lockdown percentuali molto elevate di smart working, arrivando a circa l’80 %. La suddetta percentuale si è abbassata nel corso dell’estate, mentre, attualmente, in virtù delle recenti disposizioni governative, è fortemente in crescita.

L’Obiettivo dell’Amministrazione è quello di approntare strumenti organizzativi, capaci di rendere più funzionale l’utilizzo del lavoro agile, stabilizzandone l’utilizzazione, in modo da essere pronti alla fase post-emergenziale.

Nel nuovo protocollo, proposto dall’Amministrazione, una particolare attenzione viene data alla flessibilità oraria, che viene indicata, in entrata, dalle 07,00 alle 11,00 e, di conseguenza, in uscita, fino alle 20,30. Inoltre è prevista, per situazioni eccezionali, la possibilità di alternare, nella stessa giornata, ore di lavoro in presenza ed ore di smart working.

Di regola, si prevede, una presenza percentuale di personale in servizio in presenza, almeno del 50%, salvo la necessità, riportata nel protocollo, di garantire attualmente la massima percentuale possibile di smart working. Resta invariata la necessità di garantire una rotazione del personale e si confermano i criteri di preferenza, già precedentemente applicati.Nei prossimi giorni verranno messi a disposizioni delle Direzioni Generali della sede centrale pc portatili che potranno essere concessi in comodato d’uso al personale, anche a rotazione, in moda da agevolare lo smart working. Per gli UU.SS.RR., invece, verranno disposte apposite assegnazioni, sulle spese d’Ufficio, che potranno essere utilizzate per il noleggio di PC portatili. Questa seconda soluzione è volta a rendere più rapida la procedura di acquisizione e consentire di adeguarla alle specifiche esigenze di ogni territorio. I Pc portatili consentiranno di collegarsi, tramite VPN, alle applicazioni di lavoro ed, in particolare, alle applicazioni Sidi ed al Sicoge.

E’ stata prevista, inoltre, una applicazione SIDI, volta a garantire il corretto monitoraggio dello Smart Working. L’Applicazione è stata testata dalla Direzione dei Sistemi Informativi e, a breve, verrà data la possibilità anche alle altre Direzioni di utilizzare tale applicazione. Si procederà, quindi, ad effettuare rilevazioni volte a comprendere eventuali aree di miglioramento dell’applicazione.

L’Applicazione prevede una prima fase, di assegnazione degli obiettivi da parte del Dirigente. Su base settimanale, il dipendente inserisce una sintesi delle attività svolte e il livello di raggiungimento dell’obiettivo. La sintesi effettuata dal Dipendente sarà, poi, sottoposta alla validazione da parte del Dirigente che dovrà verificare l’effettivi livello di raggiungimento dell’obiettivo.

Sono stati predisposti due questionari, destinati a Dirigenti e Funzionari, che consentiranno di valutare la quantità e la qualità del lavoro agile, consentendo all’Amministrazione di raccogliere dati importanti per il miglioramento organizzativo, oltre che, per valutare l’efficacia della strumentazione messa a disposizione e le eventuali ulteriori esigenze.

E’ stato richiesto dalle Organizzazioni Sindacali di chiarire meglio, nel protocollo, l’importanza di garantire, in questa situazione emergenziale, la massima percentuale possibile di smart working in tutti gli uffici, al fine di limitare gli spostamenti dei lavoratori e la loro presenza in ufficio.Per quanto concerne la regolamentazione a regime, è stato chiesto di definire in maniera specifica le fasce di reperibilità del personale, anche alla luce delle disposizioni di alcuni Dirigenti che richiedono la prestazione del normale orario di lavoro anche in smart working. E’ stato chiarito che, ove venga applicato il normale orario di lavoro, sarebbe necessario garantire l’applicazione di tutte le disposizioni del CCNL, compresa l’erogazione del buono pasto. Ove, invece, si debba applicare una fascia di reperibilità di tre ore, è necessario garantire l’applicazione di tale misura in tutti gli Uffici.E’ stata, inoltre, ribadita la necessità di attivare percorsi formativi sia per la Dirigenza che per il Personale delle aree, al fine di migliorare l’efficienza e l’efficacia dello Smart working.

Come UILPA, Abbiamo segnalato

- l’importanza di definire una mappatura a livello centrale di tutte le attività sottoposte a Smart Working e dare maggiore forza, nel protocollo, all’esigenza di garantire la massima percentuale possibile di smart working.

- Chiarire gli aspetti della Sorveglianza sanitaria e l’applicazione dello Smart Working in caso di quarantena del lavoratore e l’assenza del alvoratore per accertamenti sanitari, in applicazione dell’art. 4, commi 2 e 3, del DPCM 19.10.2020.

- L’importanza di garantire piena applicazione a tutti gli Istituti Contrattuali al regime di smart working.

- La necessità di sottolineare che la definizione dello smart working deve prescindere da qualsiasi concetto di “turnazione” del personale, soprattutto in considerazione dell’attuale stato dell’epidemia, evitando, quindi, forzature che, ancora oggi, si registrano presso alcuni Uffici dell’Amministrazione ed, in particolare, presso il Gabinetto. E’ stato, inoltre, chiesto di prevedere una specifica disposizione per i colleghi che lavorano in Regioni diverse da quella di residenza, garantendo a queste persone lo smart working su cinque giorni e per periodi prolungati, in presenza di attività che possono essere svolte telematicamente.

- L’importanza di garantire l’utilizzazione della nuova piattaforma SIDI, solo a seguito di un adeguato percorso formativo dei Dirigenti, al fine di evitare che eventuali problematiche nell’utilizzo possano comportare una limitazione dell’utilizzo dello Smart Working.

Abbiamo, comunque, espresso soddisfazione per il lavoro effettuato e per le risorse che il nostro Ministero sta mettendo a disposizione, che dimostrano la volontà dell’Amministrazione di dare continuità all’esperienza del lavoro agile.

Ci siamo riservati di inviare le nostre riflessioni e proposte per poter aggiornare il protocollo e sottoscriverlo definitivamente giovedì p.v..

Roma 24.11.2020

COORDINAMENTO NAZIONALE UILPA MIUR

Antonio Izzo             Luca Sabatino                  Alessandra Prece